Torna in libertà, Giuseppe Corona, condannato a 15 anni e 2 mesi in appello considerato il “re delle scommesse” all’Ippodromo,  e che avrebbe svolto investimenti per le famiglie di Porta Nuova e di Resuttana, tra centri scommesse, compro oro e persino la vendita di preziosi al Monte dei Pegni. E’ accusato di riciclaggio ed intestazione fittizia e sottoposto al carcere dure del 41 bis  a Milano Opera.Lo scorso marzo, per lui sono scaduti i termini massimi di custodia cautelare.

La terza sezione della Corte d’Appello, da cui si attende il deposito delle motivazioni della sentenza, ha accolto la richiesta degli avvocati di Corona, Giovanni La Bua e Antonio Turrisi. L’imputato, ristretto in regime di massima sicurezza, è tornato libero.

E così resterà fino a conclusione del processo.  Corona faceva il cassiere alla caffetteria Aurora di via Crispi  e il suo ruolo è emersa nel 2018 con l’operazione Delirio della guardia di finanza. In primo grado, nel 2022, gli erano stati inflitti 19 anni di reclusione.