I gruppi parlamentari di centrodestra all’Assemblea regionale siciliana non presenteranno emendamenti autonomi alla manovra finanziaria relativa alle variazioni di bilancio di prossima discussione all’Ars.

La strategia

La strategia prevede che sia la “cabina di regia” della maggioranza a valutare preventivamente le proposte dei partiti e in caso di condivisione da parte del governo sarà quest’ultimo a depositarle ufficialmente. La decisione è stata presa all’unanimità durante un vertice di maggioranza presieduto stamattina dal presidente della Regione Renato Schifani e tenutosi a Palazzo d’Orleans con la partecipazione dei segretari regionali e capigruppo di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Mpa e Nuova Dc.

Le parole di Schifani

“La riunione – sottolinea Schifani – si è svolta in un clima di grande collaborazione e sintonia. Nei prossimi giorni incontrerò anche i rappresentanti dei gruppi di opposizione in Assemblea per esaminare eventuali proposte migliorative alla manovra finanziaria. Siamo aperti al confronto costruttivo, ma che sia franco e leale”.

Il via libera da parte di Roma

Soddisfazione del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla manovra finanziaria varata dall’Ars lo scorso mese di agosto su proposta del governo regionale. “La decisione di Palazzo Chigi – evidenzia il presidente Schifani – è la conferma che governo e parlamento siciliani hanno lavorato correttamente, senza derogare alle proprie competenze legislative e rispettando i vincoli della finanza pubblica”.

Focus sugli investimenti delle imprese siciliane

Tra le misure previste, spiccano nuovi contributi alle imprese, volti a finanziare investimenti in efficientamento energetico, innovazione dei cicli produttivi, ricerca, digitalizzazione e aggregazioni. L’obiettivo è chiaro: sostenere le aziende siciliane e incentivare la crescita economica dell’isola.

Irfis per erogare fondi

L’IRFIS, l’Istituto regionale per il finanziamento alle imprese guidato da Iolanda Riolo e Giulio Guagliano, sarà in prima linea per erogare i fondi. Le aziende potranno beneficiare di una quota a fondo perduto e di prestiti a tassi agevolati. Il tetto massimo erogabile per ogni impresa è fissato a 400 mila euro, ma la soglia potrebbe essere elevata in base alla disponibilità del budget.

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