PALERMO (21 Ottobre 2024) – “Da settimane permane lo stato di crisi idrica in Sicilia e che, dal 7 ottobre, ha colpito anche Palermo con l’inizio del programma di razionamento idrico. Ma la questione ingiustificabile è che in un momento di grave crisi non sia stato ancora nominato il nuovo amministratore unico di Amap. Una situazione drammatica che è figlia della mancanza di un accordo politico nella maggioranza. Una questione grave che evidenzia il modo di agire dell’amministrazione comunale e regionale di centrodestra che, invece di pensare a quelle che sono le esigenze dei cittadini, si concentra sugli equilibri politici e sulle poltrone di potere”. Lo ha detto il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano PD, Mario Giambona, commentando la richiesta di rinvio di quindici giorni presentata dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, per nominare il nuovo amministratore unico di Amap. “Quello cui stiamo assistendo è un vero e proprio valzer di sottogoverno che bada esclusivamente alle logiche della maggioranza politica comunale – continua -. La forzatura voluta da Lagalla non danneggia solo il capoluogo, ma anche molti comuni della provincia che dovranno rinunciare in un periodo meteorologico così particolare alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei sistemi fognari e agli altri interventi sulle condotte idriche non più rinviabili”.

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