La Sicilia fa la conta dei danni dopo l’ondata di maltempo che ha colpito l’isola. Una prima stima, comunicata al capo della Protezione Civile Salvo Cocina, parla di una cifra che potrebbe raggiungere i 10 milioni di euro, includendo case distrutte e aziende in ginocchio. La giunta regionale, riunita dal presidente Renato Schifani, si appresta a dichiarare lo stato di calamità e a stanziare i primi fondi per interventi urgenti su strade, fiumi e costoni rocciosi.

Primi interventi su fiumi e strade

Quattro gli interventi già programmati: la rimozione dei detriti alla foce del fiume Salso, nell’Agrigentino, per ripristinare il deflusso dell’acqua; il superamento di una frana che ha bloccato la strada e le attività commerciali nell’Ennese, nei pressi di Pergusa; e altri due interventi non ancora specificati. I fondi per questi interventi saranno stanziati oggi stesso dalla giunta regionale.

Gruppo disperso soccorso nel palermitano

Un gruppo di persone, tra cui bambini, è stato soccorso nelle campagne di Valledolmo, in provincia di Palermo, dopo essere rimasto bloccato a causa del fango provocato da un violento temporale. Il gruppo, che aveva perso l’orientamento, si è ritrovato intrappolato in una trazzera impraticabile a causa delle intense precipitazioni che hanno colpito la regione. L’allarme è stato lanciato ai Carabinieri, che hanno coordinato l’intervento dei volontari della Protezione Civile di Valledolmo. I soccorritori sono riusciti a liberare il veicolo dal fango e a mettere in sicurezza le persone, accompagnandole poi nel centro abitato.

Dall’arsura all’inondazione: la Sicilia flagellata dagli eventi meteo estremi

L’isola, dopo mesi di siccità, è stata colpita da piogge torrenziali che hanno causato ingenti danni, soprattutto nella parte centro-orientale. Le precipitazioni, che non hanno risparmiato alcun angolo della Sicilia, hanno provocato l’allagamento di strade, abitazioni e negozi, oltre a devastare numerose aziende agricole. A Licata, in provincia di Agrigento, si registra una situazione particolarmente drammatica.

Licata, il Salso esonda e distrugge i raccolti: agricoltori in ginocchio

Il fiume Salso, ingrossato dalle piogge, ha rotto gli argini raggiungendo un’altezza di otto metri, un livello mai registrato prima in questa zona. L’esondazione ha completamente distrutto i raccolti ortofrutticoli che, miracolosamente sopravvissuti alla precedente siccità, erano pronti per essere raccolti. Peperoni, melanzane, zucchine e altri ortaggi sono andati perduti, insieme alle serre, ai tunnel e agli impianti di irrigazione di ultima generazione.

Il sindaco Balsamo: “Situazione desolante, chiediamo lo stato di calamità”

Il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, ha descritto una situazione desolante, con il mercato ortofrutticolo e la vicina stazione ferroviaria sommersi dall’acqua e dai detriti. Gli agricoltori sono disperati per le perdite subite, che mettono a rischio la sopravvivenza delle loro aziende. Il sindaco ha lanciato un appello per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, sottolineando l’urgenza di interventi per sostenere le imprese agricole e ripristinare la normalità nella città. Intanto, si valuta la possibilità di riaprire le scuole, anch’esse colpite dall’alluvione.

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