Nella notte Vizzini è stata teatro di un audace colpo ai danni di due istituti bancari. I malviventi, agendo con rapidità e precisione, hanno preso di mira le filiali di Unicredit e Banca Agricola Popolare di Ragusa, entrambe situate nella centralissima via Vittorio Emanuele.

La eecnica dell’rscavatore

La tecnica utilizzata dai criminali è ormai tristemente nota: un escavatore, presumibilmente trasportato sul luogo del crimine tramite un camion, è stato impiegato per sradicare letteralmente i bancomat dalle rispettive sedi. Dopo aver bloccato l’accesso alla via, i ladri hanno agito indisturbati, portando a termine il loro piano in tempi brevi. L’escavatore, divenuto ormai inutile, è stato abbandonato sul posto.

Le indagini in corso

Sull’accaduto indagano i Carabinieri della Stazione di Vizzini e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia. Gli inquirenti stanno attualmente visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, al fine di identificare i responsabili. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Catania, che effettueranno i rilievi del caso.

Danni e bottino ancora da quantificare

Al momento, l’entità dei danni subiti dalle due banche e l’ammontare del denaro sottratto non sono ancora stati quantificati. Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti stanno verificando ulteriori elementi che potrebbero rivelarsi cruciali per la risoluzione del caso. Alcuni dettagli relativi all’esecuzione del piano potrebbero addirittura risultare paradossali, una volta portati alla luce.

Con l’escavatore rubano la cassaforte del bancomat, un uomo arrestato e caccia ai complici

Alle prime luci dell’alba, intorno alle 4:00, una banda di malviventi ha messo a segno un audace colpo ai danni di un bancomat a Raddusa, in Piazza Umberto I. Utilizzando un escavatore rubato, i criminali hanno sradicato lo sportello automatico, impossessandosi della cassaforte e bloccando le vie di accesso con veicoli e sedie. Un cittadino, testimone della scena, ha prontamente allertato le forze dell’ordine. Nonostante fossero impegnati in un servizio di pattuglia nella zona opposta del paese, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palagonia sono giunti sul luogo del crimine in pochi minuti. L’escavatore era ancora acceso e il bancomat completamente distrutto. I militari hanno messo in sicurezza l’area e avviato le indagini.

La ricostruzione

I Carabinieri della Stazione di Raddusa hanno ricostruito la dinamica del furto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze. I malviventi erano arrivati a bordo di una Fiat Punto grigia, un’Alfa Romeo Giulietta nera e un camion Iveco Stralis rosso, utilizzato per trasportare l’escavatore. L’azione è stata rapida e coordinata.

La caccia all’uomo e l’arresto

Iniziata una serrata caccia all’uomo, i Carabinieri hanno setacciato le possibili vie di fuga, perlustrando le campagne circostanti. Dopo sole due ore, lungo la Strada Provinciale 14, hanno individuato il camion Iveco Stralis rosso. A bordo, un uomo con abiti corrispondenti alla descrizione dei testimoni: guanti da lavoro, tuta nera e giubbotto catarifrangente.

Le prove

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto delle chiavi alterate nella tasca del giubbotto dell’uomo, presumibilmente utilizzate per l’accensione fraudolenta del camion. Le giustificazioni fornite dal sospettato non hanno convinto gli inquirenti, che lo hanno arrestato. L’uomo, un 57enne catanese con precedenti penali, è stato portato presso la Casa Circondariale di Caltagirone, in attesa di giudizio.