Il Tribunale di Messina ha respinto il ricorso presentato dalla CISL FP di Messina contro la stabilizzazione di 18 dipendenti dell’IRCCS Neurolesi Piemonte, ponendo fine a una lunga controversia. La sentenza conferma la regolarità delle assunzioni del personale della Ricerca, riconoscendo la validità della dotazione organica e del confronto sindacale. I lavoratori, alcuni dei quali precari da oltre un decennio, esprimono la loro gratitudine alla dirigenza dell’IRCCS, in particolare al Direttore Generale, dott. Vincenzo Barone, per il supporto dimostrato durante l’intero processo.

Dotazione organica econfermata

Il Giudice del Lavoro ha stabilito che la dotazione organica della Ricerca esiste e che il confronto sindacale si è svolto regolarmente, smentendo le affermazioni della CISL FP. È emerso, inoltre, che la stessa CISL FP aveva precedentemente richiesto la stabilizzazione di questo personale, salvo poi contestare la procedura. UIL FPL, CGIL FP, UGL e Nursind accolgono con soddisfazione la sentenza, sottolineando il ruolo cruciale di questi lavoratori per l’Istituto e il conseguimento del riconoscimento di IRCCS.

Accuse di erosione dei fondi smentite

La sentenza chiarisce anche la questione relativa all’erosione dei fondi della premialità del personale, attribuita dalla CISL FP alle stabilizzazioni. Tale accusa è stata smentita dalla relazione tecnica sul fondo art.103 CCNL Comparto Sanità e dalla quantificazione dei fondi per il trattamento accessorio della ricerca sanitaria per l’anno 2024, trasmessa a tutte le organizzazioni sindacali dall’IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo.

Episodi di attacco verbale ai lavoratori

Le organizzazioni sindacali denunciano episodi di attacchi verbali da parte della CISL FP nei confronti dei lavoratori stabilizzati, alcuni dei quali definiti “veline” durante un’assemblea. Questo episodio si aggiunge a una precedente condanna subita dalla CISL FP per aver chiesto provvedimenti contro un coordinatore RSU della UIL FPL, che aveva raccolto i nominativi degli operatori impegnati durante l’emergenza COVID per un eventuale riconoscimento economico. Anche in quel caso, il Giudice del Lavoro aveva dato ragione al sindacalista, condannando la CISL FP al pagamento delle spese processuali.