Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj sono arrivati a Piana degli Albanesi (Palermo). Ad accoglierli il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il prefetto Massimo Mariani e il sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta. Dopo l’incontro tra Bajram Begaj e il Presidente della Repubblica Mattarella in piazza Vittorio Emanuele è previsto il trasferimento a piedi verso il museo della cultura Arbëreshe “Nicola Barbato e la visita museale. Poi i due presidenti si sposteranno alla cattedrale di San Demetrio Megalomartire poi l’incontro presso il teatro del Seminario, infine la deposizione di una corona di fiori a Portella della Ginestra.

“Giornata memorabile”

“Una giornata memorabile e un’occasione istituzionale di livello internazionale e di raro rilievo ci attendono con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj – dice il sindaco Rosario Petta – La visita di oggi con alcune tappe nella cittadina arbëreshe, in occasione dell’Incontro sulla storia e la cultura arbëreshe in Sicilia. Saranno presenti le massime autorità locali, civili, militari ed i sindaci dei Comuni arbëreshë di Sicilia e d’Italia.

Rafforzamento dei Legami tra Italia e Albania

“L’incontro – spiega il sindaco Petta – rappresenta un momento di rafforzamento dei legami storici, culturali e politici che uniscono l’Italia e l’Albania. La visita dei due presidenti, rappresenta non solo un segno di amicizia e collaborazione tra l’Italia e l’Albania, ma anche un momento importante per celebrare la nostra comune eredità culturale, che affonda le radici in secoli di scambi e integrazione con le comunità Arbëreshe in Italia, esempio di convivenza tra le diverse culture. Piana degli Albanesi rappresenterà al meglio tutte le comunità Arbëreshe d’Italia e noi cittadini, prima che amministratori, di questa splendida comunità siamo orgogliosi ed emozionati nel vederla splendere ed essere riconosciuta e conosciuta per ciò che la rende unica e straordinaria”.

“I nostri popoli sono legati da un rapporto di ‘fratellanza’, a cui contribuiscono fortemente le comunità arbëreshë presenti in Italia”, ha affermato Mattarella, lodando la capacità di queste comunità di preservare il proprio patrimonio culturale per oltre 500 anni. Ricordando un episodio personale del 1957, Mattarella ha sottolineato il suo legame con la comunità arbëreshë. Ha poi citato figure illustri come Giuseppe Schirò, Demetrio Camarda e Francesco Crispi, “albanese di sangue e di cuore”, e il contributo di personalità arbëreshë all’indipendenza albanese, come Anselmo Lorecchio. Mattarella ha definito la comunità arbëreshë “un modello di ispirazione”, esempio di integrazione e “ponte di amicizia” con i popoli albanofoni. Ha ribadito il forte interscambio tra Italia e Albania, basato su valori condivisi e sulla prospettiva europea. Citando Ismail Kadare: “Non ci sono altri continenti possibili per gli albanesi se non l’Europa”, Mattarella ha concluso: “Facciamo nostre le sue parole. Valgono per l’Albania, valgono per l’Italia”.

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