I test alcolemici e tossicologici eseguiti in ospedale dopo l’incidente nel quale era rimasta ferita la moglie erano risultati positivi. L’automobilista, un partinicese di 40 anni aveva un tasso alcolemico di 0,87 grammi litro (superiore allo 0,50 consentito dalla legge) e aveva fatto uso di cocaina e marijuana.

La difesa

L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Bosco, però, è stato assolto dal giudice Edoardo Bandiera del tribunale di Trapani. Nel corso delle indagini è stato commesso un errore procedurale durante i prelievi. I sanitari non gli hanno detto che per quei test poteva farsi assistere da un legale. E così l’automobilista che il 28 febbraio del 2023 nel tratto di autostrada sulla Palermo Mazara del Vallo nella zona di Calatafimi Segesta era finito su un cantiere dell’Anas è stato assolto dall’accusa di lesioni gravi. L’esame quindi è stato invalidato e le accuse al processo decadono tutte.

La sentenza

Secondo il giudice non si può procedere nei confronti dell’imputato per “mancanza della condizione di procedibilità”. L’automobilista è finito in tribunale dopo i rilievi della polizia stradale che accertò l’uscita fuori strada della sua auto e sulla base del referto dell’ospedale di Alcamo, nel quale si attestava dagli esami chiesti dalla stessa Polstrada la positività a droga e alcol del conducente. I sanitari che effettuarono i prelievi, in quanto autorizzati dalla forza di polizia, d’ufficio in questi casi assumono il ruolo di ausiliari di polizia giudiziaria. Quindi avrebbero dovuto, secondo procedura, comunicare all’indagato i suoi diritti tra cui per l’appunto quello di farsi assistere da un legale di fiducia durane le fasi dell’esame.

Nessun avviso

Ma nessun avviso fu fatto al quarantenne, come emerso nel corso del dibattimento in aula: “Ne consegue – scrive il giudice – l’inutilizzabilità degli esiti della rilevazione etilometrica effettuata con il prelievo ematico. Ciò travolge sul piano probatorio lo stesso fondamento dell’imputazione mossa”. In secondo luogo si sarebbe comunque potuto procedere nei confronti dell’uomo per lesioni se vi fosse stata querela di parte sporta da chi subì le lesioni, ma mai la moglie presentò alcuna denuncia.

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