Negata ad donna siracusana, al quinto mese di gravidanza, un’ecografia morfologica nell’ospedale di Avola nonostante il Cup le avesse fissato un appuntamento in ambulatorio sabato scorso. E’ la stessa paziente, Veronica Mattia, a raccontare l’accaduto spiegando di essersi recata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale Di Maria di Avola.

La testimonianza

“Sono andata in ospedale all’orario che mi era stato indicato – ha affermato la trentaquattrenne -, e non mi aspettavo che il reparto quel giorno non effettuasse l’esame morfologico. Il medico del reparto di ginecologia ed ostetricia con il quale ho parlato per l’occasione ha fatto riferimento ad un errore effettuato dai centralinisti del CUP. Nonostante le mie sollecitazioni e la presenza stessa del medico in reparto, però, mi è stato risposto che non era assolutamente possibile effettuare la prestazione”.

Il colloquio con i medici

La donna, nel suo racconto, ha anche spiegato di aver fatto presente ai medici che, per lei, residente a Siracusa, è più difficile raggiungere l’ospedale di Avola.

“Non è valso a nulla fare presente che per me, essendo residente a Siracusa, raggiungere l’ospedale di Avola non era stato affatto semplice. Inoltre, mi ha molto stupito non aver ricevuto alcun tipo di assistenza, infatti, non mi è stata prospettata nemmeno una data alternativa” afferma la 34enne siracusana.

Mi rivolgerò ai privati

La donna è naturalmente timorosa per il prosieguo della sua gravidanza, per questo sta meditando, insieme alla sua famiglia, di rivolgersi ad una struttura privata. ” Sono molto preoccupata – racconta la donna – per quanto accaduto perché i giorni a disposizione per effettuare questo esame diagnostico sono pochi, vanno dalla diciannovesima alla ventitreesima settimana di gestazione. Probabilmente sarò costretta a rivolgermi ad una struttura privata nonostante si tratti di un servizio pubblico nazionale che le donne al mio mese di gravidanza dovrebbero poter ricevere a titolo gratuito”.