La Polizia di Stato ha arrestato un pluripregiudicato catanese di 30 anni per evasione, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento dei beni dello Stato. L’uomo avrebbe dovuto trovarsi in casa perché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per un furto commesso nel maggio scorso e, invece, è stato beccato dagli agenti della Squadra Volanti in strada, alla guida di un’autovettura, nel quartiere “San Cristoforo”. Dagli accertamenti è emerso che avrebbe dovuto portare il braccialetto elettronico, come disposto in fase di applicazione della misura della detenzione domiciliare, ma, al momento del controllo, il dispositivo elettronico non è stato trovato.

Strumenti da scasso rinvenuti nell’auto

Durante la perquisizione dell’auto, i poliziotti hanno immediatamente notato diversi oggetti, come giraviti, una tronchesina e un dispositivo utilizzato, in genere, per bypassare le centraline elettroniche delle macchine, il tutto presumibilmente utilizzato per compiere furti.

Inseguimento e resistenza a pubblico ufficiale

Nella fase dei controlli, l’uomo è riuscito a chiudersi dentro l’auto per poi ingranare la retromarcia, rischiando di travolgere uno dei poliziotti, e fuggire a gran velocità per le vie di “San Cristoforo”. Un’altra volante ha tentato di sbarrare la strada al fuggitivo che, oltre a non fermarsi, ha speronato l’auto della Polizia di Stato, danneggiandola e causando diverse ferite agli agenti. Nonostante le lesioni, i poliziotti hanno inseguito l’uomo fino a quando quest’ultimo non ha perso il controllo del mezzo, andando a sbattere contro un altro veicolo in sosta.

Convalida dell’arresto e trasferimento in carcere

L’uomo è stato arrestato, e in attesa del giudizio, è stato rimesso agli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha poi convalidato l’arresto e ha disposto il trasferimento in carcere. Il magistrato presso il Tribunale di Siracusa, che aveva disposto precedentemente gli arresti domiciliari, ha deciso di aggravare la misura cautelare dai domiciliari al carcere anche in considerazione dei reati commessi nel siracusano.

Articoli correlati