Il segretario provinciale di UGL Salute Messina Fabrizio Denaro e il segretario provinciale UTL-UGL Tonino Sciotto intervengono sull’aggressione dell’OSS al pronto soccorso dell’IRCCS Bonino Pulejo

“Apprendiamo dell’ennesima aggressione ad un operatore sanitario nello svolgimento delle sue attività lavorative. Questa volta si tratta di un OSS del pronto soccorso dell’IRCCS Bonino Pulejo, al quale va la massima solidarietà da parte di UGL Salute.

Come accaduto più volte in questi mesi UGL Salute Messina condanna qualsiasi atto di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Come organizzazione sindacale diamo atto della sensibilità e dell’attenzione da parte della Direzione Strategica e del Direttore Generale dell’IRCCS verso queste gravi situazioni e a tutela dei lavoratori. L’IRCCS è uno delle poche Aziende Sanitarie a dotarsi di strumenti a supporto della prevenzione alle aggressioni, in linea con le proposte che UGL Salute ha più volte presentato, in particolare, l’uso di sistemi anti aggressione collegati con le forze dell’ordine, l’utilizzo di applicativi che consentano una migliore comunicazione tra operatori sanitari, familiari e caregivers che possono contribuire a ridurre i momenti di tensione o l’uso di bodycam, oltre a campagne di sensibilizzazione e formazione degli operatori sanitari. Strumenti idonei a contrastare il fenomeno ma evidentemente non risolutivi, resta attuale l’installazione di posto fisso di polizia nei pronto soccorso delle strutture ospedaliere. Chiediamo tolleranza zero e maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Ricordiamo che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, pochi giorni fa, il decreto legge n.137 (decreto anti-violenze) che prevede l’arresto in flagranza di reato anche differito e pene più pesanti (da uno a cinque anni e fino a 10.000€ di multa) per chi provoca danneggiamenti, non solo a persone ma anche a beni all’interno di una struttura sanitaria. Divulgare e comunicare, le pene previste dal nuovo decreto legge potrebbroe rappresentare un deterrente. Aumentano gli strumenti in possesso delle direzioni delle strutture e degli operatori ma, come sempre, è prioritaria la sensibilizzazione dei cittadini e l’aspetto culturale. Prevenzione e repressione, restano queste le due uniche direttrici

Ribadiamo, infine, quanto già più volte detto in passato, cioè garantire la massima serenità a chi quotidianamente svolge il proprio lavoro con impegno e dedizione e far tornare gli ospedali luoghi sicuri per pazienti, familiari e lavoratori.”.

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