Tutti contro Italia Viva. Dopo l’attacco coordinato di Davide Faraone alla concessione dei poteri straordinari a Schifani per la realizzazione dei termovalorizzatori, i partiti della maggioranza fanno quadrato e usano la vicenda per tentare di mettere all’angolo, invece il sindaco roberto Lagalla e indurlo a disfarsi degli assessori “civici” che sai rifanno proprio alla formazione di Matteo Renzi che in sicilia è rappresentata da Faraone.

L’attacco di Fratelli d’Italia da Brucoli

“Io credo che Italia Viva ormai sia dichiaratamente a sinistra e quindi bisogna fare una riflessione su questo” ha detto  rispondendo ad una domanda specifica il vice capo gruppo alla Camera dei Deputati, Manlio Messina, a Brucoli, nel Siracusano, in occasione della convention di Fratelli d’Italia, parlando proprio delle fibrillazioni nella giunta comunale di Palermo che sono seguite alle dichiarazioni del deputato renziano Davide Faraone. Una vicenda che sta mettendo in discussione la presenza di Italia Viva nella giunta del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, almeno nella impostazione della maggioranza e che ieri ha vissuto un nuovo capitolo con la manifestazione di faraone davanti palazzo. “Sono dinamiche che stanno in capo al sindaco e chiaramente anche alla coalizione” dice Messina.

Il gelo di palazzo d’orleans

Palazzo d’Orleans non commenta quelle che definisce “le scomposte e offensive dichiarazioni dell’onorevole Faraone che sembrano mirare, pericolosamente, a esarcebare gli animi, alimentare la tensione sociale e ingenerare ostilità immotivata nei confronti del presidente della Regione, che invece è impegnato, da tempo, nel progetto di realizzazione dei termovalorizzatori per superare definitivamente il problema dei rifiuti”.

“Un’emergenza – si legge in una nota – sulla quale l’onorevole Faraone è stato sempre distratto, anche nei cinque anni del governo Crocetta, nel quale la sua compagine politica aveva indicato proprio l’assessore al ramo”. Vengono, invece, definite “farneticanti le dichiarazioni di Faraone sull’ambizione del presidente Schifani a diventare Capo dello Stato”.

Varchi: “Da Faraone siparietti a favore di telecamera”

“Le pretestuose polemiche ed i siparietti a favore di telecamera di Faraone nei confronti del Presidente della Regione Siciliana sono infondati nel merito e pongono un tema di metodo – afferma il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi – Le sfide che la nostra terra è chiamata a vincere, grazie alla fruttuosa sinergia tra Governo Schifani e Governo Meloni, necessitavano di soluzioni straordinarie come i poteri commissariali che consentiranno di colmare ritardi ultra decennali”.

Pieno appoggio a Schifani

“ Io stessa, prosegue Varchi, condividendo appieno gli obiettivi del Presidente Schifani, mi sono attivata nelle sedi istituzionali per garantire che la Sicilia resti sempre centrale nell’agenda di Governo. Al tempo stesso, il Comune di Palermo, guidato da una coalizione di centrodestra a sostegno del Sindaco Lagalla, ha ottenuto molti e concreti segnali di attenzione da Roma”.

“Per tale ragione – prosegue Varchi- se rispetto al 2022 lo scenario politico è mutato, con un rinnovato posizionamento di Italia Viva nel centro sinistra, nella già programmata e fisiologica verifica di maggioranza di metà mandato, se ne prenderà atto e si adotteranno le scelte consequenziali per evitare da parte di alcuno politiche “dei due forni” e offrire ai palermitani un’azione di governo della città chiaramente ispirato ai valori del centro destra che compattamente e convintamente ogni giorno rinnova il proprio sostegno al Sindaco di Palermo e al Presidente della Regione Siciliana”, ha concluso il parlamentare di Fratelli d’Italia”.

Lagalla e il suo equilibrismo

Per parte sua il sindaco tenta di mantenersi in un difficile equilibrio. Da una parte sostiene Schifani esprimendo ufficialmente “il confermato sostegno dell’Amministrazione comunale all’importante lavoro che il presidente Schifani e il governo regionale stanno conducendo in materia di gestione dei rifiuti e di potenziamento di nuove infrastrutture, con particolare riferimento ai termovalorizzatori che costituiscono, per la città di Palermo, una fondamentale occasione per la definitiva valorizzazione dell’impianto tecnologico di Bellolampo” ma dall’altra non intende disfarsi dei “civici” e lo dice chiaramente  “posso affermare che continua, da parte nostra, la più ampia collaborazione con il governo regionale all’interno di un quadro consiliare di maggioranza che comprende a pieno titolo una lista civica facente capo al sindaco e che, sul piano dei comportamenti, delle scelte politiche e dell’attuazione del programma per la Città, ha sempre dimostrato totale fedeltà nei confronti della coalizione di centrodestra e piena e convinta collaborazione nei rapporti con il governo della Regione”.

Insomma la giunta forse, cambierà anche ma se e quando lo decido io è la sintesi delle parole del sindaco

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