Il giovane di 22 anni, di origini straniere, accusato del tentato rapimento di un neonato a Ragusa, ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al Tribunale, negando qualsiasi intenzione criminale. L’episodio risale al 22 gennaio 2024, in via Licitra, quando il giovane avrebbe tentato di strappare un bambino di pochi mesi dalle braccia della madre. Il pronto intervento dei genitori, coadiuvati da alcuni passanti, ha impedito il rapimento. Sul posto sono intervenuti agenti del nucleo logistico della polizia, mentre i carabinieri hanno successivamente raccolto le testimonianze e proceduto al fermo del 22enne.

Il 22enne rifiuta l’accusa di pazzia

Davanti al collegio del Tribunale di Ragusa, il giovane ha respinto con forza l’idea di essere pazzo, affermando di aver vissuto un “flashback” prima dell’arresto. Ha ribadito di non aver mai avuto intenzione di fare del male a nessuno, né di suicidarsi. Il 22enne ha inoltre raccontato di essere stato un atleta impegnato per sette anni in una squadra ragusana, e ha accennato al ritiro di alcuni documenti e all’interruzione del suo percorso scolastico, eventi che, a suo dire, lo avrebbero reso un “clandestino”.

Disposta la perizia psichiatrica

Il Tribunale di Ragusa ha disposto una perizia psichiatrica per valutare la capacità dell’imputato di stare a processo, la sua capacità di intendere e di volere al momento del fatto e l’eventuale pericolosità sociale. L’incarico è stato affidato allo psichiatra Giuseppe Asaro. L’udienza è stata aggiornata al 4 ottobre per il conferimento dell’incarico. Il 22enne, assistito dall’avvocata Simona Cultrera, si trova attualmente in carcere. Sia le parti offese – i genitori con i due bambini – sia l’imputato erano presenti in aula.

Ricostruzione dell’evento

Il tentato rapimento è avvenuto mentre la madre teneva il neonato in un marsupio. Solo la reazione istintiva della madre, del padre che spingeva il passeggino con l’altra figlia di tre anni, e l’intervento dei passanti hanno impedito che il rapimento si completasse. L’arrivo dei due agenti di polizia e il successivo intervento dei carabinieri hanno portato al fermo del 22enne. La perizia psichiatrica, richiesta anche dalla difesa, dovrà chiarire le circostanze che hanno portato al gesto del giovane.