I poteri speciali al presidente della Regione Renato Schifani per fare i termovalorizzatori in Sicilia e la sua nomina a commissario straordinario dei rifiuti non è piaciuta a tutti, come era inevitabile, e come era inevitabile non sono mancate le polemiche. In primis da Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, a proposito del Dl Omnibus, che ha acceso la miccia.

“Nominare un commissario per realizzare gli impianti per il trattamento dei rifiuti in Sicilia è cosa buona e giusta. Nominare commissario il Presidente della regione Schifani, colui che invece doveva essere commissariato per incapacità manifesta, è quanto di più deleterio il governo nazionale potesse fare”, conclude.

Schifani: “Avanti senza se e senza ma”

Arriva anche la risposta di Schifani: “Ma i deputati nazionali dell’opposizione che oggi contestano la concessione dei poteri commissariali al presidente della Regione Siciliana dov’erano quando le identiche prerogative per la costruzione del termovalorizzatore furono attribuite al sindaco PD di Roma Gualtieri? La verità è che c’è un governo regionale pronto a risolvere definitivamente il problema dei rifiuti in Sicilia. Ed evidentemente questa prospettiva li terrorizza. Noi andremo avanti senza e senza ma, nell’interesse dei siciliani”, ha detto il presidente della Regione.

Tamajo: “Faraone scollegato dalla realtà”

È sorprendente come Davide Faraone, che da tempo sembra scollegato dalle realtà territoriali e dalle vere esigenze dei siciliani, decida di intervenire solo per cercare visibilità attraverso dichiarazioni prive di logica e di fondamento. Definire ‘deleteria’ la scelta di nominare il Presidente Schifani come commissario per l’emergenza rifiuti dimostra non solo una mancanza di conoscenza della situazione, ma anche una volontà di distorcere i fatti.

Il Presidente Schifani ha dimostrato, fin dal primo giorno del suo mandato, grande competenza e serietà nell’affrontare le numerose sfide che la nostra regione deve superare, non ultima la questione dei rifiuti, che da anni grava sulla Sicilia a causa di politiche inadeguate e ritardi accumulati nel tempo. Schifani ha già intrapreso misure concrete per risolvere questa crisi, in un contesto estremamente complesso, che richiede responsabilità e capacità di gestione, qualità che ha ampiamente dimostrato.

Faraone, invece, ormai da tempo sembra parlare più da spettatore esterno, lontano dalle dinamiche reali del territorio e sempre meno supportato da un consenso popolare che riflette questa distanza. Dichiarazioni di questo tipo non aiutano né i cittadini né il dibattito politico, ma servono solo a creare confusione e a cercare un palcoscenico mediatico. È tempo che si smetta di fare opposizione pretestuosa e si cominci a lavorare seriamente per il bene della Sicilia.

“Va anche sottolineato come Davide Faraone, pur criticando il Presidente Schifani e le scelte del governo regionale, sia parte di una contraddizione politica evidente. Al consiglio comunale di Palermo, infatti, Faraone ha un assessore all’interno della giunta del sindaco, sostenuto proprio dagli stessi partiti di centrodestra che hanno appoggiato Schifani. Se questa è la sua linea politica e se realmente crede nelle sue parole, allora dovrebbe essere coerente e chiedere le dimissioni del suo assessore dalla giunta di Palermo. Non si può attaccare il centrodestra da una parte e sostenerlo dall’altra per pura convenienza politica.”

Caruso: “Attacco incomprensibile”

“Trovo del tutto incomprensibile e fuori luogo l’attacco scomposto di Davide Faraone al presidente Schifani, proprio nel momento in cui il governo regionale, assumendosi pienamente le proprie responsabilità, sta finalmente affrontando ed avviando a soluzione problemi che per decenni nessuno ha voluto o saputo gestire, a partire dall’annosa emergenza rifiuti in Sicilia. Mentre il presidente della Regione è impegnato a mettere in campo soluzioni concrete, chi oggi critica ha preferito per anni voltarsi dall’altra parte”. Lo dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso.

“C’è però – continua Caruso – anche un problema di natura politica che non può essere più ignorato: Italia Viva attraverso la presenza di consiglieri comunali “civici”, ma riconducibili al partito di Faraone, fa parte della maggioranza al Comune di Palermo. Alla luce delle ultime posizioni assunte a livello nazionale, con la ricerca di nuovi strapuntini, e dei continui attacchi al governo regionale, appare non più rinviabile una valutazione sulla permanenza di questo gruppo nella giunta comunale. Invitiamo, pertanto, il sindaco Lagalla e le altre forze della coalizione di centrodestra ad avviare subito un chiarimento circa la presenza del partito di Faraone. In assenza di ciò, sarà Forza Italia, che ricordiamo essere il partito più votato alle ultime elezioni comunali, a porre la questione e ad assumere le proprie determinazioni in merito.”

Il gruppo Forza Italia: “Faraone fuori luogo”

“Definire fuori luogo le parole dell’onorevole Faraone sul commissariamento per i rifiuti in Sicilia, è quantomeno eufemistico.
Da un politico attento e di lungo corso come lui ci aspetteremmo maggiore attenzione alle prassi istituzionali e maggiore rispetto per la storia dei fatti, che per quanto riguarda la gestione dei rifiuti in Sicilia è nota a tutti.

Come è anche noto che il governo Schifani è stato il primo dopo lungo tempo ad attivarsi concretamente non solo per affrontare le tante emergenze, ma soprattutto per trovare soluzioni durature, rispettose dei territori, dell’ambiente e delle prerogative delle comunità locali.

Proprio l’affidamento al presidente Schifani di poteri eccezionali, sarà lo strumento perché questo lavoro giunga finalmente a compimento risolvendo una situazione che si trascina ormai da troppi decenni.”

Lo dichiara, a nome di tutto il gruppo parlamentare, Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’assemblea regionale siciliana.

De Leo: “Polemica strumentale”

La nomina del presidente della Regione a commissario straordinario per i rifiuti – afferma l’on. De Leo – non può essere oggetto dell’ennesima polemica inutile e strumentale. Si tratta di un atto di buon senso che darà finalmente una svolta nel trattamento dei rifiuti in Sicilia. Le parole di Faraone appaiono fuori luogo e irrispettose verso un presidente che ha già dimostrato la sua abilità e la sua sensibilità sui problemi che affliggono la Sicilia e i siciliani. Italia Viva e tutta la sinistra, si ostinano a perseverare in una politica che ha stancato i siciliani e gli italiani, fatta di sterile protesta senza proposta e di costanti accuse ad personam. Mistificano la realtà senza mai confrontarsi sui fatti”.

D’Agostino: “Schifani sta spendendo tutta la sua autorevolezza”

“Le dichiarazioni del deputato Davide Faraone riguardo i poteri commissariali in tema di rifiuti attribuiti dal Parlamento nazionale al presidente della Regione Siciliana risultano inopportune e fuori luogo. Altro non sono che uno strumentale attacco al Governatore che sta amministrando bene, una ricerca di visibilità per accreditare Italia Viva – che ancora non ha ancora capito cosa fare da grande – agli occhi del PD. Il capogruppo di Italia Viva alla Camera più che scagliarsi ingiustamente contro Schifani farebbe bene a risolvere la contraddizione che c’è nel suo partito: governa con il centrodestra a Palazzo delle Aquile oppure si trova all’opposizione alla Regione? Una tale ambiguità politica richiede chiarimenti immediati, soprattutto per il bene della trasparenza verso i cittadini palermitani, che meritano di sapere con chiarezza da quale parte si schierano i loro rappresentanti. La coerenza tra il livello comunale e quello regionale è un requisito fondamentale per un’azione politica credibile e responsabile, che altrimenti rischia di creare confusione e instabilità nelle istituzioni”.

“Il Presidente della Regione Schifani sta spendendo tutta l’autorevolezza conquistata in decenni di ruoli istituzionali ricoperti a Roma per affrontare e finalmente risolvere annosi problemi che dovranno e potranno fare la differenza per far progredire la Sicilia. Sui rifiuti poi, ci sono state dormite colossali da parte di tutte le parti politiche: Schifani assume su di sé enormi responsabilità che potrebbe risparmiarsi, delegandole ad altri. In questo modo, se non raggiungesse taluni obiettivi, attirerà su se stesso tutte le critiche. Questo è un comportamento da vero capo di governo. Forse il vero rischio che corre l’opposizione, che dovrebbe sì criticare ma mai cadere nella banalità dell’insulto, è che si raggiungano presto tanti, straordinari e inaspettati successi. E questo per molti è frustrante.” Lo dichiara Nicola D’Agostino, deputato regionale di Forza Italia

Vitrano: “Farone sembra ignorare le nomine”

“Mi dispiace che l’onorevole Faraone sembri ignorare che è la nomina dei Presidenti delle regioni quali commissari straordinari la prassi consolidata, non solo sul tema dei rifiuti, quando si tratta di approvare interventi che richiedono allo stesso tempo velocità di esecuzione, programmazione su vasta scala, coordinamento con gli enti territoriali interessati.
Sul tema specifico poi, nulla può essere contestato al governo Schifani che ha ereditato una situazione critica sotto il profilo gestionale e dell’impiantistica e che, a partire dallo sblocco dei lavori per la settima vasca di Bellolampo e la gestione dell’emergenza per le note vicende di Valanghe d’inverno, ha affrontato situazioni di crisi, dando risposte nell’immediato e gettando le basi per un rilancio dell’impiantistica che risolva per sempre il problema della gestione dei rifiuti in Sicilia.”

Lo dichiara il Presidente della III Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, il forzista Gaspare Vitrano, rispondendo alla dichiarazione del capogruppo di Italia Viva alla Camera che ha criticato la scelta di nominare Commissario il Presidente della Regione.

Cirillo: “Faraone ha oltrepassato il limite”

“La Democrazia Cristiana ritiene che l’onorevole Faraone debba evitare di confondere la critica politica con l’attacco personale. Purtroppo, nel suo ultimo comunicato in cui si fa riferimento al presidente Schifani, si è oltrepassato questo limite”. Lo dichiara Stefano Cirillo, segretario regionale della Democrazia Cristiana.

“In politica – prosegue Cirillo -, è fondamentale mantenere il rispetto reciproco, anche di fronte a divergenze di partito e di opinione. Se non preserviamo almeno questo principio basilare, il nostro impegno rischia di diventare sempre più lontano dai valori umani e civili che dovrebbero ispirare il confronto democratico. Parla così un partito che, troppo spesso, è stato vittima di atteggiamenti simili”.

“La DC auspica che la politica torni ad essere un luogo di riflessione serena e di partecipazione rispettosa, dove il dialogo e il confronto costruttivo prevalgano sull’invettiva. È legittimo e necessario discutere di politiche e scelte amministrative, ma senza ricorrere ad attacchi personali che non giovano al dibattito pubblico. In questo contesto, ci si chiede se la composizione della giunta comunale di Palermo sia effettivamente in sintonia con il quadro politico regionale, o se invece vi siano figure che appartengono o siano collegate a chi non perde occasione per attaccare il governo regionale e il suo Presidente. È opportuno che su questi aspetti venga fatta chiarezza”.

“Il rispetto istituzionale e la coerenza tra i livelli di governo devono essere punti di riferimento imprescindibili per un’azione politica che miri al bene comune e non alla divisione”, conclude Cirillo.

Barbagallo: “Una forzatura mai vista”

“E’ una forzatura mai vista prima quella che, all’interno della legge omnibus, prevede i poteri speciali in materia di rifiuti al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Manca il presupposto essenziale, quello cioè dello stato di emergenza. In questo momento in Sicilia, infatti, non ci sono criticità particolari nella raccolta, nei conferimenti e non c’è neanche la calura che rende irrespirabile l’aria con l’ammassamento i rifiuti per strada che abbiamo visto altre volte in passato. Quindi manca il presupposto giuridico, quello previsto in modo esplicito dalle direttive comunitarie per cui concedere i poteri speciali in questo caso al presidente della Regione Siciliana”. Lo ha detto, intervenendo alla Camera dei deputati in sede di conversione del dl omnibus, il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Dem, Anthony Barbagallo.

“I poteri speciali– ha aggiunto rivolgendosi all’aula – prevedono, tra le altre cose, la deroga al codice dei contratti pubblici e a tutti i vincoli ambientali previsti con la legislazione speciale regionale. Insomma di fatto in questo modo si può procedere con l’affidamento diretto per tutti gli impianti, non solo per i termovalorizzatori, le cui previsioni peraltro anche sulla loro localizzazione sono illogiche ed astruse”.

Quest’ultima situazione è grave, tanto che anche l’Ance ha rilanciato il rischio di infiltrazioni mafiose a fronte dei continui affidamenti diretti che vengono effettuati in Sicilia. “E il governo Meloni invece tira dritto, da questo orecchio non ci sente. Gli affidamenti diretti – ha avvertito – rappresentano un obiettivo allettante per la mafia”.

“Il PD si mobiliterà e impugneremo, come gia fatto con il piano rifiuti, ogni provvedimento che – ha sostenuto – verrà adottato dal presidente Schifani utilizzando questa misura perché incostituzionale e contro l’ordinamento giuridico comunitario”.

“Infine, anziché pensare ai termovalorizzatori, che se va bene vedranno la luce tra almeno sei anni, la regione pensi a realizzare gli impianti di compostaggio, visto che ben 14 progetti giacciono

presso gli uffici della Regione. Il rifiuto organico rappresenta – ha concluso – il 40% della raccolta differenziata: più se ne raccoglie, meno avremo bisogno di discariche e di inceneritori che il centrodestra, in Sicilia, promette di realizzare da vent’anni”.

L’attacco del Pd

“Il Senato ha deciso di dotare il Presidente della Regione, Renato Schifani, di poteri speciali per la realizzazione di termovalorizzatori nella nostra regione. Come Partito Democratico pensiamo che il governo Schifani, e Musumeci prima di lui, debba passarsi la mano sulla coscienza per la situazione di totale disastro che ha determinato lo stato in cui versa la nostra regione. Prima di parlare di termovalorizzatori Schifani dovrebbe vedere quale è lo stato a oggi della raccolta differenziata e chiedersi perché a Palermo e Catania il valore percentuale di raccolta si attesta sotto al 15%. Una condizione estrema che sembra non curarsi di misure alternative riguardo al riciclo, al riutilizzo e al riuso dei rifiuti, che avrebbero un impatto meno gravoso dal punto di vista ambientale ed economico”. Lo ha detto questa mattina il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, commentando il via libera arrivato dal Senato sulla possibilità di dotare di nuovi poteri il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, per accelerare il processo di costruzione dei termovalorizzatori in Sicilia.

Le critiche M5S

“Ormai rimango basito davanti al menefreghismo e alle prese in giro smaccate di questo Governo che ha attribuito, nel delirante DL omnibus, superpoteri al governatore Schifani nella gestione dei rifiuti. L’emergenza in Sicilia, e non è un segreto ormai anche a livello internazionale, non è certo quella rifiuti, ma è quella idrica.

Cercherò di farmi capire meglio da Meloni e compagnia: 2 milioni di siciliani aprono il rubinetto e non c’è acqua. Cosa devono fare i siciliani per avere il minimo sindacale per poter vivere? Chiedere il risarcimento danni a Schifani? Alla Meloni?

Servono investimenti statali e strutturali, e 15 miliardi devono andare dritti dritti si in Sicilia, ma non per il Ponte sullo Stretto bensì per la conclamata emergenza idrica.

Caro asse Meloni-Schifani, vogliamo chiedere direttamente ai siciliani, rispettando davvero la democrazia, come vogliono che questi 15 miliardi vengano spesi: se in un Ponte sull’acqua o nel ritorno dell’acqua nelle proprie case?.”

Lo ha affermato in una nota il Senatore e Segretario di Presidenza e capogruppo M5S in commissione Politiche UE di Palazzo Madama Pietro Lorefice.

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