La Regione, con un decreto dell’assessore al Territorio ed Ambiente, Giusy Savarino, ha espresso “giudizio positivo di compatibilità ambientale” al “progetto di una discarica di rifiuti non pericolosi” che sarà realizzata in contrada Scalpello, nel Comune di Lentini, nel Siracusano, dalla società Gesac srl. Una decisione che ha fatto infuriare i sindaci di Lentini, Rosario Lo Faro, e di Carlentini, Giuseppe Stefio, che annunciano azioni di lotta per contrastare la realizzazione dell’opera.

L’estensione della discarica

Si tratterebbe di una discarica “con un’estensione di circa 21 ettari e una volumetria di 2.752.538 metri cubi” spiega l’ex assessore di Lentini, Vincenzo Pupillo, che si aggiungerebbe a quella in contrada Coda di Volpe, a Lentini, nella zona nord del Siracusano, di proprietà della Sicula Trasporti, che serve circa 200 Comuni, sotto amministrazione giudiziaria dopo l’inchiesta della Procura distrettuale di Catania che ha portato all’arresto di esponenti apicali della società, legata alla famiglia Leonardi.

La famiglia Leonardi

Nel luglio scorso Antonello e Salvatore Leonardi sono stati condannati per smaltimento illecito di rifiuti dal Tribunale di Catania rispettivamente ad 11 anni e 9 mesi ed a 8 anni ed 8 mesi di reclusione. Negli anni scorsi, la Sicula trasporti si era pronunciata per la realizzazione di una terza vasca perché ormai il sito è in saturazione, come dimostrato dalla recenti chiusure che hanno mandato in tilt tutto il sistema siciliano dei rifiuti, che ha come perno le discariche dei privati.

La confisca

Peraltro, la Gesac “è una società legata alla famiglia Leonardi” dice il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio. In effetti, in quella stessa sentenza, il Tribunale di Catania ha disposto “anche la confisca delle società coinvolte che sono state condannate a pecuniarie: Sicula Trasporti a 700.000 euro, Sicula Compost a 700.000 euro, Gesac a 150.000 euro, Immobiliare Leonhouse a 80.000 euro, Eta Service 80.000 euro” come si legge in un lancio dell’agenzia Ansa. Inoltre, i giudici hanno disposto il risarcimento nei confronti dei Comuni di Catania, Lentini e Carlentini, il ministero dell’Ambiente, Arpa Sicilia e l’associazione Rifiuti Zero Sicilia.

La pattumiera della Sicilia

L’assessorato al Territorio ed Ambiente si è sempre espresso contro la terza vasca ma ha dato il suo parere favorevole per una nuova discarica, a pochi passi da Lentini, che, ormai si sente come una sorta di pattumiera dell’isola.

Sindaci, “pronti ad azioni legali”

“Dichiariamo il nostro forte e deciso dissenso – dicono i sindaci di Lentini e Carlentini – per la decisione adottata dall’assessorato regionale Territorio ed ambiente che mortifica, ancora una volta, il nostro territorio e le nostre comunità in spregio ai pareri negativi, più volte espressi dalle due amministrazioni. Di comune accordo, provvederemo immediatamente a conferire incarico legale al fine di ottenere l’annullamento del nefasto decreto. Si fa appello – concludono i sindaci – alle cittadinanze intere a supportare tutte le iniziative che i due enti decideranno di promuovere”.

Stefio, “solo la magistratura può salvarci”

Il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, si rivolge alla magistratura e lancio un durissimo affondo alla classe politica regionale.  “L’assessore se ne è infischiato  dice Stefio –  dei pareri negativi di tre enti, quali i Comuni di Lentini e Carlentini e del Libero consorzio di Siracusa ed ha preso una decisione politica. Probabilmente, non conosce la storia, la cultura e le potenzialità di questo territorio trasformato in una pattumiera. Non ho più fiducia in questa classe politica e mi rivolgo alla magistratura, l’unica in grado di salvare questa terra e ne ha dato prova nei processi. Io da politico mi affido alla magistratura, l’unica ancora di salvezza per queste popolazioni”.