Il 17 settembre scorso, un uomo di 34 anni, Gianluca Patti, è stato fermato dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è sospettato di aver sparato a un familiare in via Gramignani, nel quartiere San Cristoforo di Catania, lo stesso giorno.

Indagini della Squadra Mobile

L’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, è partita dalla segnalazione dei medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi, dove la vittima è stata ricoverata. La vittima è stata sottoposta a un intervento chirurgico per l’estrazione di due proiettili e ha riportato ferite multiple da arma da fuoco, con una prognosi di 20 giorni.

Ricostruzione della dinamica

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno rapidamente raccolto testimonianze e analizzato le immagini delle telecamere di sicurezza di un negozio vicino al luogo dell’aggressione. Queste prove hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’evento e di identificare il luogo preciso dell’aggressione. Il sopralluogo del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica ha portato al ritrovamento di due bossoli calibro 7,65 Browning e delle ogive dei proiettili che hanno colpito la vittima. Le indagini suggeriscono che il movente dell’aggressione sia legato a contrasti familiari.

Fermo e custodia cautelare

Inizialmente, Gianluca Patti è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Successivamente, il fermo è stato revocato per questioni tecniche relative alla qualificazione giuridica dei reati. Tuttavia, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per lesioni aggravate dall’uso di arma da fuoco e porto illegale della stessa. L’uomo è stato portato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania.

Le indagini

Le indagini sono ancora in corso per accertare con precisione tutti i dettagli dell’accaduto e le motivazioni alla base del gesto. Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere prove e testimonianze per completare il quadro investigativo e assicurare alla giustizia il responsabile di questo grave episodio di violenza.

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