È durato oltre quattro ore il vertice delle forze politiche di maggioranza convocato a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

L’incontro è stato aperto dalla relazione del Presidente della Regione Renato Schifani, durata oltre un’ora, sull’attività di governo in questi due anni dall’insediamento.

Nel corso dell’incontro, svolto in un clima di grande armonia e partecipazione (scrivono dalla Regione), sono stati affrontati i temi strategici dell’azione di governo. Il presidente della Regione ha aperto la riunione con una relazione sugli obiettivi raggiunti nei primi due anni di mandato: dall’aumento delle entrate tributarie al miglioramento del rating da parte di tutte le agenzie internazionali, dalla diminuzione del disavanzo allo sblocco dei concorsi, dalla riduzione della compartecipazione della spesa sanitaria da parte della Regione all’avvio dell’iter per la realizzazione dei termovalorizzatori.

Il vertice ha condiviso la data del 15 dicembre per le prossime consultazioni elettorali relative alle ex Province. Il tavolo si è inoltre confrontato su come supportare ulteriormente le iniziative per superare le attuali emergenze causate dal cambiamento climatico ed ha apprezzato lo stato di attuazione dell’iter di realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia.

Le questioni politiche

In realtà le questioni politiche sono state affrontate non con la medesima serenità di quelle tecnico amministrative, si è registrata tensione fra il leader MpA Raffaele Lombardo ed il leader della dc Totò Cuffaro tanto che lo stesso Lombardo ha poi ricevuto conforto da alcuni dei suoi, chiedendo se il suo atteggiamento fosse stato “sopra le righe” e ricevendo in risposta un laconico “sei stato Lombardo”.

Ma il clima è stato sereno, invece, trattando le questioni pratiche, quelle che interessano la Sicilia. Dal confronto tra i partiti sono emersi ulteriori punti programmatici che saranno oggetto di interventi mirati: dall’incremento delle risorse contro il “caro-voli” all’attenzione ai giovani siciliani con misure a sostegno degli universitari, da un “piano-casa” per prestiti a zero interessi per la ristrutturazione di case ed efficientamento energetico per le giovani coppie nei centri storici al rilancio della Società interporto, al sostegno per il comparto agricolo. Il tavolo tornerà a riunirsi con cadenza periodica anche da remoto.

Le regole del vertice

Un vertice per il quale nei giorni scorsi erano state rese note le così dette regole d’ingaggio: invitati i segretari dei partiti che compongono la maggioranza e i presidenti dei gruppi Parlamentari all’Ars della coalizione ma un invito allargato ai leader di partito quando non coincidano con il segretario regionale.

E all’incontro c’erano tutti i capigruppo e i segretari. Nutrita la pattuglia del Movimento per l’Autonomia le cui pressioni per un incontro sono fra i motivi di accelerazione della convocazione del vertice, almeno per quel che riguarda la parte più “pubblica” delle vicende interne alla maggioranza.

Oltre al segretario del partito Fabio Mancuso e all’assessore Roberto Di Mauro che di fatto sostituisce il capogruppo, si è presentato all’incontro anche il leader del Movimento, l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Presente anche l’altro leader di partito che era atteso, ovvero, l’altro ex presidente della Regione Totò Cuffaro e fra i primi ad arrivare, oltre alla pattuglia autonomista, anche il segretario di Noi Moderati Massimo dell’Utri.

Nel dettaglio presenti per Fratelli d’Italia il capogruppo Giorgio Assenza e i due coordinatori Giampiero Cannella e Salvo Pogliese, per la Lega presenti il commissario regionale Nino Germanà e il capogruppo Marianna Caronia. Per la Dc, oltre a Cuffaro, il segretario regionale Stefano Cirillo e il capogruppo Carmelo Pace.

 

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