L’Etna, il vulcano più attivo d’Europa, continua a dare spettacolo con un’intensa attività vulcanica nelle ultime ore. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), attraverso l’Osservatorio Etneo, ha segnalato un aumento significativo del tremore vulcanico, indice di un’intensa attività interna.

Degassamento persistente

Le osservazioni condotte tramite le telecamere di videosorveglianza hanno evidenziato un degassamento persistente dai crateri sommitali, in particolare dalla Voragine e dal Cratere di Sud-Est. Questo fenomeno, sebbene non costituisca al momento un pericolo immediato, è un chiaro segnale dell’intensa attività del vulcano.

A partire dalle ore 17:00 UTC di ieri, il tremore vulcanico ha mostrato rapide variazioni di ampiezza, raggiungendo valori elevati. L’episodio più intenso si è verificato alle 01:00 UTC di oggi, con un picco massimo registrato alle 01:45 UTC.

Localizzazione del tremore

L’INGV ha localizzato la sorgente del tremore vulcanico in corrispondenza del Cratere Bocca Nuova, ad una quota di circa 3000 metri. Al momento, non si registrano variazioni significative nelle deformazioni del suolo, come rilevato dalle reti GNSS e clinometrica di monitoraggio.

Monitoraggio costante

L’INGV continua a monitorare costantemente l’attività dell’Etna, fornendo aggiornamenti regolari sulla situazione. Gli esperti restano vigili per rilevare eventuali cambiamenti significativi nell’attività vulcanica e garantire la sicurezza della popolazione.

Stanotte un terremoto nel catanese

E stanotte un terremoto di magnitudo 3.3 è avvenuto alle 2 e02 di questa notte al largo della costa catanese, nel tratto compreso tra Mascali e Giarre. Come rilevato dall’ Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania, l’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 23 chilometri sotto la crosta terrestre. Nessun danno per cose o persone. Intanto, sempre come reso noto dell’Ingv, prosegue l’attività di degassamento presso l’area cresterica sommitale. Dalle ore 17 di ieri, il tremore vulcanico mostra rapide variazioni di ampiezza che raggiungono di poco i valori alti, senza dare vita ad altri fenomeni.