Si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore del Patrono Sant’Onofrio Eremita, un appuntamento che ogni anno richiama migliaia di fedeli e visitatori da ogni dove, rinnovando un’antica tradizione che intreccia devozione, cultura e identità locale.

La festa, che ha avuto inizio il 30 agosto, si è conclusa il 15 settembre 2024 ed è stata organizzata con dedizione dal Comitato Permanente, guidato dal Parroco Don Alessandro Malaponte, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Dott. Marco Saetti, e con il fondamentale supporto delle Forze dell’Ordine e dei numerosi volontari.

Un inizio all’insegna della preghiera e della penitenza

I festeggiamenti sono iniziati con il tradizionale novenario e i momenti di preghiera che hanno preparato spiritualmente i fedeli all’evento. Tra i momenti più significativi dell’inizio delle celebrazioni, la processione penitenziale della reliquia al cimitero di Casalvecchio Siculo, che ha visto la partecipazione compatta della comunità.

 Serate di comunità e convivialità

Oltre ai momenti di preghiera e raccoglimento, la festa è stata anche un’occasione di convivialità e socialità. Le serate danzanti organizzate dai commercianti locali hanno riscosso grande successo, animando la piazza principale del paese e regalando momenti di leggerezza ai cittadini e ai visitatori.

Il dono alla comunità: un defibrillatore per la sicurezza di tutti

La settimana solenne dei festeggiamenti è stata resa speciale da un gesto di grande generosità e solidarietà: la Ditta Foti ha donato un defibrillatore alla comunità casalvetina, un segno tangibile di impegno per la sicurezza e la salute pubblica. Questo gesto ha rappresentato un momento di grande importanza sociale e ha sottolineato l’unione tra le realtà economiche locali e la cittadinanza.

Tra i momenti emozionanti anche il viaggio nelle radici del passato con lo spettacolo organizzato dall’Amministrazione Comunale, che ha riportato in vita antiche tradizioni e ha rievocato storie e costumi legati al territorio. Un evento che ha suscitato grande partecipazione.

Il Pontificale e il grande concerto della Banda Cittadina

Il momento religioso più atteso si è avuto sabato 7 settembre. Infatti, la vigilia della festa ha avuto inizio alle 18.00 in piazza Municipio con l’arrivo di Mons. Giuseppe Sciacca, Vescovo titolare di Fondi e Presidente dell’Ufficio del Lavoro della Santa Sede. A seguire il presule ha presieduto il Solenne Pontificale. La celebrazione ha visto la partecipazione di una folla di fedeli che ha riempito la Chiesa Madre per rendere omaggio al Santo Patrono.

Al termine del Pontificale, la comunità ha potuto godere del tradizionale concerto della Banda Cittadina, un appuntamento che, come ogni anno, ha saputo coinvolgere e commuovere adulti e ragazzi.

Il giorno della festa: eventi speciali e grande devozione

La giornata di domenica, culmine dei festeggiamenti, è stata particolarmente ricca di eventi. Uno dei momenti più significativi è stata la presenza della reliquia di Sant’Onofrio custodita nella Cattedrale di Messina,portata eccezionalmente per l’occasione dal Delegato Arcivescovile P. Roberto Romeo, un evento che ha arricchito ulteriormente la dimensione spirituale delle celebrazioni.

A seguire, un altro gesto simbolico ha sancito il legame profondo tra la comunità casalvetina e il suo Patrono: il Sindaco Dott. Marco Saetti, insieme all’Amministrazione Comunale, ha consegnato solennemente le chiavi della Città al Santo Patrono, dopo aver letto l’Atto di Affidamento. Questo rito simbolico è un segno dell’affidamento totale della città alla protezione del suo Santo.

Il momento più atteso di domenica è stato la trionfale uscita del simulacro di Sant’Onofrio, che ha attraversato in processione le vie del paese, accompagnato da preghiere, canti e una partecipazione commossa e sentita dei fedeli.

I festeggiamenti si sono conclusi il 15 settembre fine dell’ottavario. La celebrazione conclusiva si è svolta alle 19.00, presieduta da don Rosario Di Bella, Arciprete Parroco di Mascali. Subito dopo la celebrazione la statua argentea del Patrono è stata riposta nella Cappella e la città è stata benedetta con le Sacre Reliquie del Santo.

“La solenne festa del Patrono – sottolinea l’arciprete don Alessandro Malaponte – ci porta a riscoprire la bellezza della nostra fede a sentirci comunità viva. L’esempio di Sant’Onofrio, in ascolto di Gesù, unico maestro, ci insegna ad aprire il nostro a cuore a chi ci sta accanto e a camminare insieme come famiglia”. Anche quest’anno, la festa di Sant’Onofrio Eremita ha dimostrato di essere non solo un momento di profonda spiritualità, ma anche un’occasione di incontro e condivisione per tutta la comunità casalvetina, che ha saputo fondere insieme tradizione, innovazione e partecipazione collettiva.

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