L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, in una circolare del 12 settembre scorso, ha disposto l’istituzione del tavolo tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia.

Ci sono i nomi dei suoi componenti, esponenti delle aziende pubbliche, legate naturalmente alla sanità, ma spiccano alcune assenze, quelle dei rappresentati di Siracusa, Ragusa e Trapani. L’insediamento, come emerge nel documento, è avvenuto alle 11,30 di oggi nella sede dell’assessorato alla Salute.

I componenti del tavolo tecnico

Ecco i componenti del Tavolo tecnico: il dirigente del Dps, dipartimento per la pianificazione strategica, il dirigente generale del Dasoe, Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, Luigi Aprea e Antonino Giarratano, dell’Aoup (azienda ospedaliera universitaria Policlinico) di Palermo, Pierenrico Marchesa, Arnas Civico di Palermo,  Giuseppe Barbagallo, Aoup di Catania,  Roberto Bordonaro e Giuseppe Ettore, Arnas Garibaldi di Catania, Giuseppe Augello, Asp di Agrigento, Benedetto Trobia, Asp di Caltanissetta, Francesco Amico, Ao, azienda ospedaliera, Cannizzaro di Catania, Tiziana Maniscalchi, Ao Villa Sofia Cervello,  Rosalia Murè, Asp di Enna, Vincenzo Marchese, Arnas civico di Palermo, Giampiero Mastroeni, Ao Papardo di Messina, Giuseppe Misuraca, Centrale operativa 118 Asp di Caltanissetta, Rossella Musolino, Antonello Seminerio, Vito Martorana, il dirigente Servizio 4 Dps programmazione ospedaliera, il dirigente A.I 2 Dasoe, Mario Tumminello e Gabriella Terrazzino, servizio 4 Dps.

Una nuova rete ospedaliera

La nuova rete ospedaliera è assolutamente necessaria per la sanità siciliana in virtù della cronica carenza di medici, per cui l’amministrazione regionale proverà a rendere la coperta meno corta, soprattutto per il trattamento dei pazienti acuti, la diagnostica avanzata e la gestione dell’alta complessità clinica.

C’è tempo fino al 30 novembre, non ci sono compensi

“I lavori dovranno essere conclusi entro il 30 novembre 2024 con la formulazione di una proposta di rimodulazione complessiva della rete ospedaliera per le successive valutazioni” sostiene l’assessore alla Salute Volo, per cui la “partecipazione è da intendersi a titolo gratuito mentre le spese di missione graveranno sulle aziende di appartenenza”.

Il programma di lavoro

L’assessore ha anche predisposto un programma di lavoro: “Al fine di razionalizzare e rendere più efficiente la propria attività, il Tavolo potrà operare attraverso team più ristretti”. Inoltre, “per la trattazione di specifiche tematiche connesse all’area dell’ospedalità privata il Tavolo si avvarrà del contributo delle associazioni di categoria”.

Più assistenza domiciliare e meno ricoveri in ospedale

Tra le indicazioni più importanti, peraltro fornite nei mesi scorsi dall’attuale direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ex manager dell’Asp di Caltanissetta, ce ne sono due in particolare: più assistenza domiciliare e meno ricoveri negli ospedali.  “L’offerta sanitaria è cambiata, rispetto a qualche anno fa, con l’ingresso delle case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali” aveva detto il manager dell’Asp di Siracusa.

Curioso appare la circostanza che l’Asp di Siracusa sia stata tagliata fuori da questo riassetto della rete ospedaliera, come la “cugina” Ragusa, entrambi gravitanti nell’orbita di Catania, e Trapani, molto vicina a Palermo.

I posti letto

Nei piani della Regione, ci sarebbe la rimodulazione dei numeri dei posti letto perché tra gli obiettivi ci sarebbe la riduzione dei ricoveri negli ospedali, come paventato da Caltagirone.  “La sanità – ha detto Caltagirone – deve guardare a due aspetti: l’assistenza nelle strutture di prossimità e negli ospedali, a quel punto, bisognerà  rimodulare i numeri di posti letto rispetto alle esigenze del territorio. La sanità del futuro, comunque, è quella di evitare che le persone vadano a ricoverarsi negli ospedali. Bisogna, per così dire, anticipare le problematiche legate alla salute dei paziente, usando lo strumento della prevenzione. Strategica sarà l’assistenza domiciliare, gli ospedali devono essere usati solo per la fascia temporale dell’evento acuto”.

La tele assistenza

Il commissario dell’Asp aveva anche indicato la gestione dei pazienti cronici, quelli che rischiano dei nuovi ricoveri. “Sui pazienti cronici, dobbiamo evitare che tornino in ospedale a causa di una cattiva gestione della loro cronicità. Da qui la necessità di potenziare la rete della tele assistenza, della tele diagnosi e del monitoraggio domiciliare allo scopo di evitare che lo stesso paziente non segua le corrette cure o che lui stesso si abbandoni”.

Gennuso, “ho chiesto chiarimenti sulla vicenda”

Una notizia che ha scatenato reazioni politiche, naturalmente da parte di esponenti dei territori esclusi. Il primo ad intervenire è il deputato regionale siracusano di Forza Italia, Riccardo Gennuso.

“Appena appreso della convocazione – dice Gennuso – di un tavolo tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera regionale, che secondo quanto riportato dalla stampa non avrebbe compreso rappresentanti delle Aziende sanitarie di alcune provincie tra cui Siracusa, mi sono attivato per chiedere chiarimenti su quanto avvenuto. Non ci sono in Sicilia cittadini e comunità di serie A e di serie B e conosco bene l’attenzione che da sempre il Presidente Schifani ha rivolto alla provincia di Siracusa così come a tutti gli altri territori. Un’attenzione che sono certo non mancherà anche in questa occasione in cui affronta un tema così delicato per la vita di tutti i cittadini.”

Gilistro, “servono chiarimenti”

Sulla vicenda è intervenuto il deputato regionale siracusano del M5S, Carlo Gilistro. “Ho chiesto maggiori chiarimenti sulla composizione del Tavolo Tecnico per la rimodulazione della rete ospedaliera siciliana. Desidero comprendere e verificare se alcuni degli esperti possano in qualche modo avere anche un qualche coinvolgimento territoriale che finisca, direttamente o indirettamente, per avvantaggiare qualche provincia a danno di altre. In particolare, vigilerò affinchè la rappresentanza dell’Asp di Siracusa sia non solo convocata ma anche tenuta in considerazione al momento di assumere le decisioni finali ed evitare quelle semplificazioni che hanno spesso portato a ritenere troppo semplicisticamente che Catania possa avere o prendere anche per Siracusa.”