Cresce la criminalità comune e di strada nelle città italiane ma nonostante l’allarme violenza soprattutto a Palermo e Catania, la prima città siciliana in classifica non si avvicina neanche a questo triste podio. nella nuova classifica redatta da Il Sole 24 ore sono Milano, roma e Firenze a detenere il podio della violenza di strada. La maglia nera siciliana è di palermo che comunque non si avvicina neanche al numero di reati delle tre città sul podio e si ferma al 21esimo posto.

La classifica delle siciliane

la classifica è redatta per numero di reati ogni 100 mila abitanti e per incremento dei reati. Fra le siciliane, come detto, Palermo è la città più violenta, 21esima nella classifica generale con oltre 48 mila reati denunciati in un anno e una crescita del 72%. Catania segue a ruota, 24esima nella classifica generale del una crescita del reati del 50% e oltre 41mila denunce. Dietro catania c’è un abisso, il numero di reati crolla appena si esce dal gruppo delle città metropolitane. A seguire  c’è Siracusa subito dietro al posto numero 25 con 14.653 reati denunciati e un incremento del 37%.

Seguono le altre dal posto numero 46 di Trapani fino al posto numero 100 di Enna che non è fra le più sicure solo per pochi punti nella classifica da 105 città. nel mezzo ci sono a sorpresa Ragusa al posto 55 per incremento con quasi diecimila reati, meno di altre città ma con un maggiore incremento percentuale, poi Caltanissetta al posto 57, Messina che nonostante sia una città metropolitana si ferma all’81esimo posto e Agrigento al 93esimo

La classifica e le tre “maglie nere in Italia

Le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest’anno le peggiori nell’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, la graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure. Anche la top 10 è popolata da grandi città e mete turistiche. A livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine.

Milano la più violenta

Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con picchi di furti e rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, commenta al Sole 24 Ore: «Apparentemente c’è questo triste primato, ma non mi sento il presidente del tribunale di Gotham city. C’è un forte problema di risorse: in polizia e carabinieri risultano carenze di organico importanti. Le scarse denunce in altre aree del Paese possono significare che il controllo del territorio sia appaltato a realtà alternative allo Stato».

Roma in salita

La capitale registra un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori a fare da traino, ma anche reati connessi agli stupefacenti. Rispetto alla crescita di questi numeri l’ex procuratore di Milano, Francesco Greco, ora delegato alla sicurezza per il Comune di Roma, sottolinea al Sole 24 Ore: «Aumentano i reati ma anche la fiducia delle persone, più propense a denunciare. Dalle statistiche non emerge una vera emergenza sul lungo periodo ma il numero di reati violenti è alto e i cittadini si sentono insicuri. Stiamo investendo in forme di videosorveglianza che utilizzeranno l’Ai: l’algoritmo ci invierà segnalazioni a cui potremo rispondere in modo tempestivo».

Firenze e l’impennata di rapine

Firenze torna sul podio della criminalità, trainata da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022. La sindaca Sara Furnaro collega questo aumento all’abuso di nuove droghe, come spiega al Sole 24 Ore: «I problemi sono in parte collegati all’aumento dell’uso di alcuni stupefacenti come il crack». La situazione impone misure urgenti, eppure il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti.

L’impatto delle città metropolitane

Un’altra novità dell’edizione 2024 è l’analisi dell’incidenza delle città metropolitane sul totale delle denunce. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato proprio nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª)e Livorno (10ª). Napoli (12ª), invece, cede il posto a Venezia (9ª) tra le prime dieci province per numero di reati registrati nel 2023. A incidere sul trend delle denunce sono anche le presenze temporanee o turistiche, che tuttavia non rientrano tra i residenti usati come parametro. Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «I reati più violenti sono dovuti a una circolazione troppo facile delle armi. Bisogna investire in politiche sociali e sanitarie, non solo nei presidi».

Le città più sicure

In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, posizionandosi in fondo alla classifica. Qui le denunce sono decisamente inferiori, segno di un maggiore controllo del territorio o, come suggerisce Roia, di un fenomeno diverso: una possibile omertà o l’assenza di un’efficace azione dello Stato.

Attendendo la qualità della vita

L’Indice di criminalità, che costituisce una delle tappe di avvicinamento all’indagine sulla Qualità della vita 2024 del Sole 24 Ore, è consultabile sul sito internet del Sole 24 Ore. Per oltre 20 tipologie di illecito, provincia per provincia, è possibile conoscere il trend storico e l’incidenza delle denunce ogni 100mila abitanti. I dati sono disponibili dal 2018 al 2023.