Ad Altavilla Milicia, comune del Palermitano, senza una banca Posta Italiane sta installando un Postamat nuovo di ultima generazione. Quello precedente era spesso guasto e molto lento e il sindaco Pino Virga aveva scritto diverse lettere chiedendo all’amministrazione di Poste di sostituire lo sportello automatico che eroga i soldi. Lo stesso sindaco ha comunicato che oggi sarà sostituito il Postamat presso l’ufficio postale di Altavilla. “Il nuovo Postamat sarà utilizzabile da domani – dice il sindaco – Ringraziamo Poste Italiane per aver mantenuto l’impegno preso con l’amministrazione e la direttrice del nostro Ufficio Postale, Maristella Alba, per l’impegno profuso”.

L’allarme per i bancomat

“I sensori di presenza gas atti ad impedire l’esplosione sono presenti soltanto nel 38,2% delle filiali bancarie siciliane. Il dato emerge dal report delle difese anticrimine del settore bancario anno 2023”.

 

È quanto afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo. “Secondo il report dell’associazione bancaria italiana (Abi) l’allarme locale remoto connesso a sensori antiscasso è presente al 91,4%, la blindatura del mezzo forte 78,6%, le difese passive per impedire l’asporto del mezzo 88,9% e i sensori di presenza gas e dispositivi atti ad impedire l’esplosione 38,2%. – aggiunge  Urzì  – Inoltre, nel 45,4% degli impianti è presente la tracciabilità e macchiatura delle banconote, i dispositivi per localizzare gli Atm asportati 32,7%, i dispositivi atti a proteggere il locale contenente l’Atm 79,8% e i dispositivi atti ad impedire l’introduzione nel mezzo di gas e/o esplosivi solidi 49,2%. Le misure hardware /software di protezione delle componenti di interazioni con la carta sono presenti nel 72,2% dei bancomat, mentre la collocazione degli Atm in area blindata ad alta sicurezza 46%, i dispositivi passivi per rafforzare la blindatura e l’ancoraggio dell’Atm 37,6%, la video registrazione 73,6%.

In ultimo i sistemi predittivi di analisi si rilevano nel 43,8% delle apparecchiature mentre il rinforzo dei dispositivi di riferma 35,9%”. Dal report emerge il 57,8 % delle apparecchiature è situato fronte strada, il 59,8 % è dotato della sola funzione di prelievo mentre il 40,2% delle funzioni prelievo e versamento. “E’ assolutamente necessario implementare alcune misure di sicurezza – conclude Urzì – come la presenza dei sensori per impedire le esplosioni o i nebbiogeni, che producono in pochi secondi una nebbia bianca densa, impenetrabile alla vista persistente ed atossica, tenuto conto che solo nella città di Palermo lo scorso anno in pochi mesi si sono registrati ben sei attacchi a bancomat, con danni notevoli e grande pericolo per cose e persone”.