Chiude improvvisamente l’asilo nido “Palagonia” mentre si inaugura, al quartiere Danisinni, il nuovo “Giacomo Galante”. E’ protesta quella dei genitori dei bimbi che, stamani 9 settembre, hanno trovato le porte sbarrate del plesso del centro storico di Palermo. I consiglieri della prima circoscrizione Fabrizio Brancato e Massimo Castiglia, denunciano l’accaduto, sottolineando l’assurdità di chiudere un asilo per aprirne un altro.

“Abbiamo appreso dai social che lo spazio 0-3 ‘Palagonia’ è stato chiuso senza alcun preavviso alle famiglie dei bambini e delle bambine inserite in graduatoria – dichiarano i consiglieri – stamane ci siamo recati sul posto e abbiamo trovato le porte sbarrate, il persone – secondo quando ci è stato comunicato – è stato trasferito all’asilo nido inaugurato oggi ai Danisinni”.

La protesta dei genitori

Il sindaco Lagalla, contestato dai genitori al taglio del nastro del nuovo asilo, ha proposto l’utilizzo del “Museo del giocattolo” come alternativa. Tuttavia, i consiglieri precisano che non esiste una struttura così chiamata in prima circoscrizione e che si riferisce probabilmente al “Museo della scuola” attualmente in stato di abbandono.

La richiesta

“Chiediamo al Sindaco di riattivare immediatamente la struttura del Palagonia, e nelle more di inquadrare ed allestire uno spazio alternativo in centro storico, dove poter eventualmente spostare il servizio – dichiarano – per una città come Palermo, agli ultimi posti in Italia per servizi educativi per l’infanzia, dall’amministrazione Lagalla ci aspettiamo più serietà sui problemi della città, soprattutto quando si parla degli spazi per le bambine e i bambini”.

La reazione delle opposizioni

“Grazie alla protesta dei genitori delle bambine e dei bambini privati del servizio educativo spazio 03 Palagonia, abbiamo appreso che il Sindaco da un lato nega la possibilità che il servizio venga mantenuto nella stessa sede, come invece è opportuno che accada, e dall’altro che ha preso in considerazione la proposta delle opposizioni di avviarne uno all’ex Museo della scuola per limitare i danni alle famiglie, ai bambini e alle bambine vittime di una scelta sbagliata. Ribadiamo che riteniamo sbagliata la scelta di chiudere un servizio educativo per la prima infanzia, a maggior ragione vista la penuria a Palermo di altre opportunità e che, se l’idea era quella di trasferirlo altrove, prima andava aperto il nuovo spazio e solo poi si sarebbe dovuto chiudere quello vecchio. Invitiamo nuovamente con forza l’amministrazione Lagalla a tornare sui propri passi, rimettendo in funzione lo spazio per i bambini e le bambine a Palazzo Palagonia, a tutti gli effetti uno spazio adatto all’infanzia e ritenuti persino un’eccellenza da chi lo ha frequentato. Lo chiediamo con forza affinché si eviti di mandare un messaggio tanto sbagliato quanto sconfortante, come sarebbe quello di una amministrazione che pensa prima a se stessa e dopo ai bambini e alle bambine”. dichiarano in una nota ufficiale i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.

L’assessore Tamajo fa chiarezza

“In merito alle notizie circolate sulla stampa riguardo al Centro per Bambini e Famiglie “Spazio Insieme Zero 3″ di vicolo Palagonia all’Alloro ci tengo, a nome di tutta l’Amministrazione, a fare chiarezza: il centro – dove i genitori trascorrono con i loro figli alcune ore mattutine o pomeridiane, svolgendo attività insieme al nostro personale educatore – a differenza di quanto è stato detto, non è stato chiuso per fare spazio ad uffici del Comune di Palermo. La nostra città ha estremamente bisogno di asili nido per supportare le famiglie – in particolar modo le donne – nella loro esigenza di conciliare lavoro e vita familiare. Non lo dico io, come assessore o privato cittadino: sono i numeri a parlare, le domande di iscrizione che ogni anno arrivano ai nostri uffici, le liste d’attesa dei genitori che non riescono a ottenere un posto nei servizi pubblici, e che si trovano a dover scegliere se cercare un impiego o se restare a casa per accudire i figli. Per questa ragione, priorità massima della nostra Amministrazione è stata ed è tutt’ora l’apertura di questi servizi educativi fondamentali. Stamattina abbiamo inaugurato un asilo nido a Danisinni e tra pochi giorni apriremo il nido Mimosa a Pallavicino. L’apertura di questi due nidi è stata possibile grazie all’impiego del personale del Centro per bambini e famiglie. Non si discute del fatto che il Centro rappresenti un servizio pregevole e di qualità – e di questa esperienza non intendiamo privare nel futuro la città – ma si tratta a tutti gli effetti di un servizio integrativo, accessorio, rispetto a quello prioritario offerto dagli asili nido. Per questa ragione, nel momento di prendere una decisione – a fronte della grave carenza di personale del Comune – abbiamo deciso di privilegiare gli asili nido. Colgo l’occasione per scusarmi personalmente con le famiglie che hanno iscritto i loro bambini al Cbf per il disservizio creato” chiarisce l’assessore alla Scuola, Aristide Tamajo.

Articoli correlati