Nella casa circondariale di Trapani un detenuto di origine tunisina ha appiccato un incendio nella propria cella per protesta mettendo in pericolo se stesso, altri detenuti e gli agenti che operano nel reparto.

Si è evitato il peggio solo grazie al tempestivo intervento professionale del personale di polizia penitenziaria – dice il segretario provinciale del Sinappe Rocco Parrinello – che sono impegnati in turni massacranti e carichi di lavoro attualmente insostenibili. Abbiamo già denunciato agli organi regionali e centrali che, sempre lo stesso detenuto a distanza di qualche mese ha messo in atto altre proteste. E’ salito sul tetto del reparto e pretendeva la partenza immediata, qualche giorno ha messo a rischio la salute degli agenti. Sono necessari interventi tangibili e immediati, fermo restando la necessità ineludibile di riformare il sistema e la sicurezza. E’ necessario nei tempi più brevi di ridurre il sovraffollamento e potenziare la polizia penitenziaria”.

“Situazione allarmante”

La situazione delle carceri resta allarmante. “Nel 2024 sono 70 suicidi fra i detenuti e 7 fra la polizia penitenziaria, 15mila ristretti oltre i posti disponibili, 18mila unità mancanti alla polizia penitenziaria – aggiunge Parrinello – Secondo i dati riportati nelle schede trasparenza del Ministero aggiornate al 2024, manca il 16% delle unità previste in pianta organica. In totale il personale effettivamente presente è pari a 31.068, nello specifico della casa circondariale di Trapani ad oggi si trova carente di organico di almeno 50 unità. Il Sinappe chiede al Prap e Dap un nuovo scorrimento di graduatoria per ripristinare l’ordine e la sicurezza”.

L’aggressione al Pagliarelli

“Una situazione grave, che perdura da tempo e che ha portato all’aggressione dell’ispettore capo in servizio presso il carcere Pagliarelli. Fatti, però, che non possono non ricollegarsi alle gravi disattenzioni del governo nazionale che non ascolta le indicazioni che pervengono dai sindacati di polizia penitenziaria”. Lo ha detto Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil Polizia Palermo, intervenuto a seguito dell’ennesimo grave episodio che si è verificato all’interno della Casa circondariale Antonio Lo Russo.

La Uil Polizia Palermo esprime la massima solidarietà e vicinanza sia all’ispettore ferito che ai colleghi tutti del Pagliarelli che ogni giorno, come in altri Istituti, devono far fronte a situazioni insostenibili create dalla sproporzione esistente tra il numero degli agenti di polizia penitenziaria e la sovraffollata popolazione carceraria: nel caso specifico un solo operatore contro 50 detenuti.

Peraltro il grave fatto ora occorso sarebbe ricollegabile a detenuti extraregionali gravati da pene importati, che avrebbero ostacolato già nei giorni scorsi, le perquisizioni delle celle attuando finanche tentativi di incendio. Un clima non più sopportabile che stride con i recenti provvedimenti del governo nazionale che ha annunciato nuove assunzioni in realtà in buona parte indirizzate al rimpiazzo di migliaia di pensionamenti.

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