Un dolore profondo ha avvolto la comunità di Cefalà Diana per la scomparsa di Salvatore Cangialosi, 43 anni, operaio e padre di famiglia, tragicamente scomparso lo scorso 26 agosto in un incidente stradale sulla statale Palermo-Agrigento.

Il funerale

Il rito funebre, celebrato ieri 6 settembre, nella parrocchia San Francesco di Paola, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, provenienti anche dai comuni vicini, unite dal cordoglio per la sua prematura scomparsa.

Don Enzo Cosentino, cugino di Salvatore e sacerdote che aveva celebrato il suo matrimonio, ha definito il defunto “Un giovane per bene dedito al lavoro e un padre di famiglia esemplare”.

Don Massimiliano Purpura, prossimo parroco della comunità, ha rivolto un appello ai presenti: “Chiediamoci come possiamo restare vicini alla famiglia di Salvatore – ha detto don Massimiliano -. Serve l’impegno di tutti per non lasciare sola questa famiglia che sta vivendo un dolore senza eguali. Serve pregare e fare comunità attorno a loro. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, ognuno di noi. Salvatore era una persona buona ed educata ai valori umani e cristiani. La sua mamma era una donna di grande fede e di umanità, dedita alla famiglia e orgogliosa di Salvatore, uomo giusto e onesto. Una morte che addolora tutti e che di certo la comunità non dimenticherà”.

La dinamica dell’incidente dello scorso 26 agosto

Cangialosi viaggiava sulla sua moto quando si è scontrato con una vettura che – verosimilmente – a causa di una manovra errata avrebbe invaso la corsia opposta. L’impatto è stato violentissimo e l’uomo, sposato e padre di due figli, è stato catapultato sull’asfalto finendo contro un autocarro che lo precedeva e che non ha potuto evitare l’impatto. Le persone a bordo degli altri mezzi coinvolti nello scontro non hanno riportato ferite.

Il cordoglio sui social

Ieri, a Cefalà Diana, un profondo senso di commozione ha avvolto tutti i presenti durante il funerale del caro Salvatore Cangialosi – ha scritto un utente – la cerimonia è stata carica di emozioni, un momento solenne che ha toccato i cuori di chiunque vi abbia partecipato. La messa, celebrata con grande partecipazione, è stata un’occasione per ricordare la vita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella sua comunità. Ogni parola pronunciata durante il rito sembrava voler sottolineare l’importanza dei valori che Salvatore ha sempre incarnato: la generosità, l’amore per la famiglia e il legame sincero con gli amici. Un momento particolarmente toccante è stato quando la bara, sostenuta sulle spalle di numerosi amici, è uscita dalla chiesa. Sollevata verso il cielo, in un gesto simbolico e potente, è stata accompagnata dagli applausi scroscianti delle persone riunite all’esterno. Gli applausi non erano solo un gesto di saluto, ma un tributo sentito a chi, nella sua semplicità, ha saputo conquistare il rispetto e l’affetto di tutti. Quegli istanti sembravano suggellare l’affetto profondo che legava Salvatore ai suoi cari, trasformando il dolore della perdita in un momento di comunità e solidarietà”.

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