“Negli scorsi anni il Comune di Agrigento ha montato nella spiaggia delle dune una transenna, per impedire il passaggio dei bagnanti nel bagnasciuga, dopo il crollo della pista ciclabile. Purtroppo questa transenna il Comune non l’ha più smontata ed oggi la stessa è ricomparsa nella battigia, creando un serio pericolo per la balneazione”. Lo denuncia in una breve nota l’associazione Mareamico che si riferisce: “Bene ha fatto l’ASP di Agrigento a mantenere il divieto di balneazione in questi luoghi. Come possiamo pretendere che i gestori dei chioschi in spiaggia bonifichino i luoghi, quando non lo fa neanche il Comune?”

Ripulita la spiaggia di Maddalusa, in campo Mareamico e studenti

A fine aprile Mareamico, in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale Leonardo Sciascia, che ci ha messo a disposizione ben 235 studenti e la ditta BRG dei fratelli Brucculeri, che ha fornito un mezzo gommato, ha potuto realizzare la più grossa operazione ambientalista degli ultimi anni. Dalla spiaggia di Maddalusa sono stati prelevati ben 22 copertoni insabbiati da anni, diversi rifiuti ingombrati e 100 sacchi di plastiche varie.

La denuncia di Mareamico per la provinciale 71

“La decisione di chiudere al traffico la strada provinciale 71, è una follia!”. A denunciarlo con una nota è il presidente dell’associazione Mareamico Agrigento, Claudio Lombardo. “Gli uffici dell’ex provincia di Agrigento hanno chiuso per circa 1 mese l’unica strada diretta per raggiungere Misita, Zingarello e Cipolluzze, per permettere il montaggio dei giunti di dilatazione nell’asfalto del ponte sul fiume Naro – spiega – . Invece di effettuare i lavori tenendo aperta la strada e regolando il traffico con dei semplici semafori, come si fa in tutti i posti del mondo”.

Mareamico, “Problemi per abitanti e turisti”

“Questa scelta scellerata creerà grossi problemi agli abitanti della zona, ai turisti, agli agricoltori e arrecherà un grosso danno all’ambiente, per colpa dei disservizi che si creeranno per la mancata raccolta dei rifiuti nella zona. Senza contare il rischio che correranno i tantissimi extracomunitari in bici che saranno costretti ad utilizzare la strada statale 115 per tornare a casa. E tutto questo – conclude – per risparmiare qualche migliaio di euro, danneggiando la qualità della vita a centinaia di persone che hanno interessi in zona: vergogna”.