Maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Queste le accuse per un pregiudicato di 35 anni formalizzate della procura distrettuale della repubblica di Catania. Le indagini dei carabinieri della stazione di Piazza Dante hanno portato alla luce un lungo periodo di vessazioni ed un’aggressione avvenuta ad inizio agosto ai danni della madre.

La procura ha, quindi, ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre (la persona offesa, ndr) col controllo del braccialetto elettronico

Le indagini

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sulle condotte violente e lesive ai danni della madre cinquantatreenne di Catania, ripetute nel tempo e fino ad agosto del corrente anno.

La convivenza diventata un tormento

Invero, l’uomo che viveva assieme alla madre dal 2020, come conseguenza della sua separazione con la moglie, con i suoi atteggiamenti violenti e prevaricatori, avrebbe reso la convivenza con la donna un tormento tanto che, nella mattina del 5 agosto scorso., la signora ha deciso di denunciare, ai Carabinieri di Piazza Dante, le condizioni di continui maltrattamenti ed aggressioni subite dal figlio.

Figlio dedito ad alcool e droga

La vittima, avrebbe spiegato, ormai esausta e frustrata, che il figlio sarebbe dedito all’uso di alcool e droga, condizione questa, che lo avrebbe reso aggressivo anche per la sua continua necessità di denaro.

Il rifiuto all’ennesima richiesta di denaro

In particolare, l’evento scatenante, sarebbe avvenuto la sera prima della denuncia quando, alla richiesta di una ennesima somma di denaro, irrisoria se si considera che si limitava a pochi euro, ma considerevole se si valuta che la sua richiesta era quasi giornaliera, la donna ha dovuto negargli i soldi richiesto.

L’aggressione

L’arrestato, a fronte di tale rifiuto, l’avrebbe aggredita e spinta facendola cadere giù per le scale e le avrebbe cagionato in tal modo una ferita al braccio destro.

La persona offesa soccorsa dalla figlia, da lei subito chiamata, è stata accompagnata presso il pronto soccorso del Policlinico di Catania dove, dopo le prime cure del caso, i sanitari le hanno diagnosticato una ferita lacero contusa con una prognosi di 5 giorni.

Le condotte di violenza e aggressione subite dalla donna sarebbero state, successivamente, confermate dalla testimonianza da parte di persona informata dei fatti.

Le attività di indagine eseguite dalla polizia giudiziaria su delega di questa autorità giudiziaria, hanno permesso a questo ufficio di richiedere ed ottenere nei confronti del maltrattante la misura cautelare dell’allontanamento e del divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico, celermente eseguita dai carabinieri della stazione di Catania Nesima.

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