Incidente stradale sulla strada provinciale 25, nei pressi di Cerasella, a Ragusa. Intervenuti attorno a mezzanotte e mezza vigili del fuoco da santa croce e da Ragusa, coinvolte una Nissan Qashqai ed una Fiat Punto, tutti gli occupanti trasferiti negli ospedali di Ragusa e Modica.

La fiat punto a gpl con il solo conducente, ha poi un problema di perdita al tubo del gas risolto dal personale dei vigili del fuoco. A bordo della Qashqai quattro persone di cui due bambini.

Sul posto anche personale del 118 che ha provveduto alle prime cure del caso ed a trasportare tutti i coinvolti nei pronto soccorso della zona.

Diciannovenne muore dopo un incidente con il suo calesse, la tragedia nel Ragusano

Incidente mortale  ad Acate. A perdere la vita un ventenne che si trovava su un calessino trainato da un cavallo. Il ragazzo sarebbe stato centrato in pieno da un’autovettura. A perdere la vita Giuseppe Curvà. L’episodio è accaduto lungo la strada che da Acate conduce a Roccazzo, frazione di Chiaramonte, all’altezza del bivio Pozzi Cancellieri delle 4 fontane, strada per Pedalino e Mazzarrone.

Curvà sarebbe giunto cadavere all’ospedale di Vittoria dopo essere stato prelevato da un’ambulanza del 118. Indagini in corso con rilievi da parte delle forze dell’ordine.

La tragedia di Santa Croce e la morte di Rosario Pace

Commozione e sgomento per la tragica morte di Rosario Pace, il giovane di 26 anni morto in un tragico incidente automobilistico sulla Comiso-Santa Croce. È il momento del ricordo per il ragazzo, che di professione faceva il cameriere. Chi parla di lui lo descrive come un giovane serio, disponibile e sempre col sorriso.

“Rosario nostro”, il cordoglio dei datori di lavoro dell’agriturismo

“Trovare le parole in questo momento così, in una situazione del genere, e soprattutto per te, risulta davvero difficile. Rosario nostro”.

Inizia così il messaggio sui social dell’agriturismo nel quale lavorava Rosario Pace che avrebbe compiuto 27 anni il 23 dicembre prossimo.

“Sei entrato piccolo e volenteroso di imparare un mestiere che hai fatto tuo, che hai tessuto sulla pelle e di cui andavi fiero. Hai servito col tuo splendido sorriso e nel miglior modo che avevi tutti i nostri cari clienti che ti elogiavano e ti aspettavano. Per noi eri un figlio, un fratello, un nipote, un cugino, l’amico di tutti e parte importantissima del nostro mondo”.

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