E’ probabilmente il giorno degli avvisi di garanzia nell’inchiesta per la tragedia di Porticello. Saranno eseguite probabilmente la prossima settimana le autopsie sui corpi delle sette vittime del naufragio del veliero Bayesian affondato all’alba di lunedì davanti alla costa  per cause ancora al centro dell’inchiesta della procura di Termini Imerese.

Incarichi per esaminare tutte le vittime

Gli esami saranno eseguiti dai medici dell’istituto legale del Policlinico di Palermo sui corpi dell’imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia 18enne Hanna, Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada e dello chef Recaldo Thomas. Insieme agli incarichi ai periti medico legali partiranno gli avvisi di garanzia per consentire agli indagati di nominare i propri consulenti che prenderanno parte alle autopsie.

I tracciati di navigazione

Intanto sono state acquisite le immagini del robot subacqueo riguardanti le condizioni dello scafo e i dati di navigazione del sistema Ais. Si tratta di un sistema di tracciamento che nasce dall’esigenza di evitare collisioni fra natanti che si trovano a navigare nella stessa area. Il sistema invia segnali VHF che vengono ricevuti da una sorta di trasmittente (chiamata anche scatola nera di navigazione) a bordo della nave. il sistema dell’imbarcazione risponde automaticamente alla centrale. Gli inquirenti hanno potuto acquisire i tracciati con la massima precisione dopo avere letto i dati contenuti proprio nel sistema Ais di bordo recuperato dai pescatori e consegnato alla Guardia Costiera.

I sub torneranno ad immergersi

Ci saranno altre immersioni dei sub che ma di natura diversa. Serviranno a prelevare l’altra scatola nera e a preparare le operazioni di recupero della nave da 56 metri e da oltre 400 tonnellate di stazza. Bisogna farlo anche per rimuovere ogni possibile rischio per l’ambiente ma l’analisi del relitto potrebbe essere utile anche all’indagine penale così come a quelle parallele ovvero l’indagine amministrativa della Guardia Costiera e quelle delle compagnie assicurative.

Mesi per recuperare il relitto

Ma per recuperare il veliero potrebbero servire mesi. Secondo quanto si apprende sono già stati avviati, mentre erano ancora in corso le ricerche dei dispersi, tutta una serie di contatti per capire come procedere, anche perché l’intenzione degli armatori è quella di rimuovere la nave prima possibile. Spetta, infatti, alla società armatrice provvedere al recupero dell’imbarcazione. Nulla accadrà, però, senza l’autorizzazione delle autorità italiane, a cominciare dalla procura di Termini Imerese e dall’autorità marittima di Palermo.

Le fasi dell’incidente

Sul fronte della ricostruzione delle fasi dell’incidente sono ancora tanti i lati oscuri, le incongruenze fra i racconti dell’equipaggio e i dati di navigazione. Cose che dovranno essere chiarite a cominciare dal fatto che tutto l’equipaggio fosse sul ponte già da un quarto d’ora al momento della tragedia nonostante il comandante racconti di non aver visto arrivare la tromba d’aria.

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