Rosario Brusa, 40 anni, fabbro di Villabate era alla guida della Volkswagen Polo con un tasso alcolemico 1,34 microgrammi per litro. Aveva bevuto e anche tanto. Una situazione che si complica per il padre della piccola Aurora di appena 3 anni morta nell’incidente. Pare che la piccola viaggiasse in braccio alla madre e sarebbe morta per l’impatto che ha avuto nel momento in cui l’auto è finita sul terrapieno in via Natta.

Il racconto dell’uomo

Ai carabinieri Brusa ha detto che era lui alla guida, ma anche questo aspetto è al centro delle indagini dei carabinieri della compagnia di Misilmeri che dalla notte tra sabato e domenica stanno cercando di ricostruire quanto successo in quella maledetta curva. L’uomo ha detto che si sono rotti i freni della vettura.

Un’ipotesi che viene vagliata dagli investigatori insieme alla possibilità che l’automobilista per la velocità e lo stato di ebbrezza abbia perso la vettura proprio in curva provocando un violento impatto fatale per la piccola Aurora. Su perché sia morta la bimba si attende l’esito dell’autopsia.

I vetri della vettura sono integri per questo l’ipotesi dello schiacciamento resta quella più concreta. Al momento gli investigatori non si sbilanciano. Attendono gli esiti dei periti per accertare la velocità dell’auto e le condizioni dei freni. Ricordiamo che la patente a Brusa era stata ritirata e l’auto era senza assicurazione.

Anche la moglie aveva bevuto

Anche la moglie dell’automobilista aveva un tasso alcolemico alto. Gli esami hanno rilevato 1,25 microgrammi per litro. Gli esami sono stati eseguiti anche sulla donna perché non è ancora chiaro chi fosse alla guida della vettura.

Il marito ha detto di essere lui alla guida, ma i carabinieri stanno ancora verificando questo dettaglio. Anche per questo sia il padre che la madre della piccola Aurora sono indagati per omicidio stradale. Uno dei due era alla guida, l’altro evidentemente teneva in braccio la piccola nel sedile lato passeggero.

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