Rammarico e rabbia per Cgil, Cisl e Uil Sicilia che non sono più disposte a tollerare l’assenza delle organizzazioni datoriali quando si parla della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Anche oggi, infatti, nessuno si è presentato al confronto voluto dall’assessorato regionale al Lavoro e la stesura dell’accordo sullo stress termico, che prevede misure per tutelare i lavoratori nelle ore più calde, si fa quindi più lontana.

Le parole dei sindacalisti

“Da un anno lavoriamo per l’approvazione di questo testo – affermano i rispettivi segretari Alfio Mannino e Francesco Lucchesi, Sebastiano Cappuccio e Rosanna Laplaca, insieme a Luisella Lionti e Ignazio Baudo – . Siamo già in estate e le temperature hanno raggiunto livelli alti, non possiamo mettere a rischio la vita dei lavoratori. Per questo chiediamo al governo regionale di intervenire subito e di mettere in atto le procedure per la sottoscrizione del protocollo entro la prossima settimana. Questa assenza è inaccettabile così come la mancanza di proposte per superare le criticità riscontrate dalle aziende”.

“Necessario un confronto”

E proseguono: “È necessario un confronto, serve superare questo ostacolo, un intervento regolatore non è più rinviabile. Non vogliamo più morti sul lavoro”. I sindacati non intendono fare un passo indietro e sono pronti alla mobilitazione in assenza di risposte immediate e concrete.

Stop al lavoro nelle ore più calde, c’è l’accordo tra Regione e sindacati

E’ partito in anticipo il piano anti caldo per la Regione siciliana. Nell’isola a tutti i lavoratori esposti al rischio termico sarà vietato svolgere le attività dalle 12 alle 16. Questo per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro durante la stagione estiva che nell’isola è sempre più caratterizzata da alte temperature, superiori ai 35 gradi centigradi, e umidità che determinano ondate di calore. Queste le nuove indicazioni contenute nel testo sullo shock termico, condiviso ad inizio maggio da governo regionale, sindacati, Inps, Inail e associazioni datoriali.