Salvare la movida a Marzamemi che, ogni anno, nel periodo estivo si trasforma nell’ombelico del Sud est della Sicilia con la sua miriade di locali dove consumare un pasto o sorbire dei cocktail. Ogni settimana arrivano migliaia di giovani ma il brand di Marzamemi è cresciuto due anni fa con Dolce&Gabbana: la casa di moda allestì una passarella per presentare la collezione uomo salvo poi prendere in affitto l’intero borgo per l’intrattenimento dei suoi ospiti, tra cui Sharon Stone.

Il Sud Est in ginocchio

Ma senza acqua tutte le attività sono destinate a chiudere con conseguenze apocalittiche per l’economia di questo fazzoletto del Siracusano, strettamente legato, per motivi geografici alla provincia di Ragusa e quindi con i luoghi di Montalbano.

La crisi idrica

La crisi idrica che sta stritolando la Sicilia, con punte drammatiche nell’area centro occidentale, con particolare riferimento a Enna, Caltanissetta ed Agrigento, è arrivata anche da queste parti. Non un problema nuovo nel borgo di Marzamemi, e così, dopo l’allarme dei proprietari delle attività economiche della zona, tra cui esponenti politici molto in vista, il nuovo sindaco di Pachino, Giuseppe Gambuzza, ha deciso di prendere provvedimenti.

Riattivato un pozzo che era spento

Sulla sua pagina social, ha reso noto di aver “attivato un pozzo di proprietà comunale”  in contrada Maccari, che, evidentemente, era, senza apparente ragione, spento.

“Il pozzo dovrebbe garantire alla Città e al Borgo di Marzamemi l’erogazione idrica per la stagione estiva, dando compimento immediato ad un preciso impegno dell’amministrazione in tal senso” scrive lo stesso sindaco di Pachino che, però, si sarebbe reso conto che Marzamemi, almeno in estate, è un mondo a parte, ed in estate è la Capitale della movida.

Salvare la movida

Insomma, un pozzo non basta e così, come riportato su La Sicilia, Gambuzza ha pensato di cambiare strategia, cioè “affittare un pozzo per assicurare al borgo marinaro l’erogazione idrica senza intoppi”. Una toppa per un buco che, comunque, resta, a testimonianza di come nell’isola il problema dell’acqua, per non parlare dei rifiuti, è preoccupante.

A Portopalo acqua a tempo

Da anni a Portopalo di Capo Passero, si registra il caso dell’acqua salata, a causa dello stress provocato alla falda acquifera. Secondo quanto svelato dall’allora sindaco, Gaetano Montoneri, era l’agosto del 2021, il livello delle acque scende “da un lato per la siccità e dall’altro perché, in estate, aumenta il fabbisogno idrico, tenuto conto che a Portopalo abbiamo avuto una buonissima stagione sotto l’aspetto turistico”.

Ed ora? Secondo quanto raccontato da un residente l’acqua il problema si è sensibilmente ridotto per un uso parsimonioso delle falda. In che modo? “L’acqua viene erogata dalle 8 alle 13”. E poi, che succede? “Le vasche si riempiono e l’acqua contenute in esse è sufficiente a servire, senza intoppi, l’utenza, del resto siamo una comunità piccola”. E se manca? “Da quanto sappiamo dal Comune, si provvede a compiere delle integrazioni: questo nell’ottica del risparmio della risorsa idrica”.

Ragusa in ginocchio

A secco è Ragusa e nella giornata di ieri si è tenuto un vertice in Prefettura per provare a trovare soluzioni. La fotografia scattata dal sindaco, Peppe Cassì, è drammatica. “La sorgente Corchigliato ha azzerato la propria portata; – la sorgente San Leonardo ha ridotto dell’80% la propria portata; – la sorgente Fontana Grande ha ridotto del 90% la propria portata; – i pozzi San Leonardo e Lusia continuano a erogare acqua ma con una riduzione di 45 litri al secondo; – complessivamente la nostra rete idrica ha circa 60/80 litri al secondo in meno rispetto al 2023”.

Il prefetto di Ragusa, “servono autobotti e pozzi”

Il Prefetto ha invitato la società consortile di gestione idrica “Iblea Acque” a procedere all’immediato potenziamento delle autobotti da mettere a disposizione dell’utenza, rivolgendosi anche ai fornitori privati. “Iblea Acque ha assicurato – si legge nella nota – che in questi giorni sta procedendo, altresì, alla ricerca di nuovi pozzi o di pozzi esistenti e che possono essere riattivati nel breve. In questo senso, entro le prossime ore, sarà a disposizione dell’azienda un pozzo artesiano esistente nella zona industriale”.

Scoglitti senza acqua

Un’altra località del Sud Est in sofferenza è Scoglitti, frazione di Vittoria. A soffrire sono soprattutto le strutture alberghiere che, in questo momento, sono piene di turisti. Il gestore di un albergo ha dovuto affrontare gli ospiti, circa 150, impossibilitati a lavarsi.  Il Comune di Vittoria avrebbe trasferito delle autobotti per provare a fronteggiare l’emergenza.