Ancora un’esplosione in una fabbrica nel messinese. La forte esplosione si è verificata al villaggio Santo in via comunale e dalle prime informazioni ha coinvolto una ditta di fuochi pirotecnici.

Intervento dei soccorsi

Sul posto si stanno portando mezzi di soccorso e delle Forze dell’Ordine. Il violento boato si è avvertito anche a chilometri di distanza dalla zona interessata.

I dettagli sull’incidente

Una forte esplosione si è verificata poco dopo le 12.40 in una fabbrica di fuochi artificiali di Bordonaro. Un forte boato è stato udito in gran parte della zona centro sud. Vigili del fuoco e forze dell’ordine si stanno recando sul posto. Una grossa nube di fumo è visibile da più punti della città. Tre feriti gravissimi, appartenenti alla famiglia proprietaria della fabbrica.

I feriti sono i due proprietari della fabbrica, i fratelli Cristina e Giovanni Arrigò, e la loro madre, Giuseppa. Sono ricoverati in gravissime condizioni nel Policlinico di Messina, con ustioni su gran parte della superficie del corpo.

Secondo una prima ricostruzione stavano lavorando all’interno di un piccolo bunker adibito alla miscelazione della polvere pirica quando un innesco ha probabilmente causato la deflagrazione. Le squadre dei vigili del fuoco, intanto, hanno domato il rogo che si era sviluppato all’interno della fabbrica dopo l’esplosione.

Lancia un ordigno rudimentale contro i carabinieri

Ha lanciato un ordigno rudimentale contro un’auto dei Carabinieri proprio nel momento in cui due militari stavano salendo a bordo. L’esplosione, per un caso fortuito, non ha raggiunto direttamente i Carabinieri, ma alcune gocce di acido cloridrico, una miscela esplosiva ed altamente tossica contenute nell’ordigno rudimentale, hanno attinto gli abiti di uno dei due, danneggiando l’autovettura di servizio.

L’episodio a Santo Stefano di Camastra

L’incredibile episodio è avvenuto ieri pomeriggio nella città delle ceramiche, a Santo Stefano di Camastra. Il giovane, un 22enne del luogo, già noto alle Forze di Polizia, è stato subito individuato dai militari della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, presenti al momento dei fatti che, tramite la visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e la conoscenza di soggetti di interesse operativo che gravitano nel territorio, hanno immediatamente arrestato, in flagranza di reato, il responsabile del delitto con l’accusa di pubblica intimidazione con uso di armi, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, danneggiamento e per violazioni in materia di controllo delle Armi.