Migliorare la qualità della vita attraverso un numero elevato di screening. Circa il 60% degli incidenti stradali in Sicilia è causato da problemi alla vista. E’ quanto emerge dall’indagine epidemiologica finale del progetto “Occhio alla Salute” finanziato dall’assessorato alla famiglia della regione Sicilia e dal ministero per il lavoro e le politiche sociali, indagine illustrata, il 4 luglio, presso la sede dell’assessorato regionale alla famiglia e promosso dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici). Sono stati effettuati oltre 7600 screening oculistici, le cui analisi, hanno evidenziato la presenza di patologie come cataratta, glaucoma, maculopatie e retinopatia diabetica, tutte potenzialmente pericolose per la guida, di conseguenza, per la sicurezza stradale.

“La visita oculistica deve essere inserita tra i check-up annuali – dichiara Pietro Alberto Cusimano, oftalmologo legale – in Sicilia la mentalità sta cambiando e lo dimostrano i nostri dati raccolti – continua – sia le fasce più giovani che le donne risultano essere più sensibili al tema degli screening”.

L’indagine

Dalla presentazione dei dati è emerso quanto sia fondamentale porre l’attenzione sugli screening. Tali infatti, eviterebbero di causare un elevato numero di incidenti stradali e migliorerebbero la qualità della vita. In particolare, il focus del progetto “Occhio alla salute” è rivolto ai patentati: i numeri raccolti hanno rivelato un problema molto spesso trascurato ovvero la correlazione tra problemi alla vista e l’aumento degli incidenti stradali.

“Questo progetto ci ha indicato una nobile missione – ha dichiarato Maria Francesca Oliveri, presidente del consiglio regionale Uici – quella di ridurre gli interventi stradali attraverso la prevenzione dei problemi oculari – continua – gli studi hanno dimostrato che il 60% degli incidenti sono causati da difetti visivi, e attraverso 9 mila screening oculistici, abbiamo aiutato la comunità ad ottimizzare il loro visus”.

Nel corso dell’ultimo anno, sono state effettuate quasi 48.000 visite oculistiche grazie agli ambulatori provinciali e alle unità mobili dotate di apparecchiature diagnostiche avanzate. Proprio in occasione dell’odierna presentazione dei dati, una di queste unità mobili ha offerto screening agli intervenuti, evidenziando l’importanza di proteggere la vista anche dagli effetti dannosi dei dispositivi digitali.

Uici, Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti

L’unione italiana ciechi e degli ipovedenti Onlus è un’associazione di promozione sociale che svolge un ruolo fondamentale nella rappresentanza e tutela degli interessi morali e materiali dei ciechi e degli ipovedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Fondata con l’obiettivo di promuovere l’integrazione di queste persone nella società, l’unione si impegna attivamente per garantire l’unità della categoria e perseguire il raggiungimento di questo importante obiettivo.

Per realizzare la sua missione, l’unione ha creato diversi strumenti operativi che permettono di colmare le lacune dei  servizi sociali offerti dallo stato e dagli altri enti pubblici. Tra questi strumenti, spiccano il centro nazionale del libro parlato, il centro nazionale tiflotecnico, l’Irifor (istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione), il centro studi e riabilitazione “Le torri” di Tirrenia e l’unione nazionale italiana volontari pro ciechi.

Attraverso queste iniziative, l’unione italiana ciechi e degli ipovedenti Onlus si pone come punto di riferimento per la comunità non vedente ed ipovedente, offrendo supporto concreto e soluzioni pratiche per favorire l’integrazione sociale e lavorativa di tali persone.

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