Tra gennaio e maggio 2024 sono già oltre 11mila le denunce di infortunio sul lavoro in Sicilia, di cui 29 quelle mortali e 14 nel solo mese di maggio. Sono gli ultimi dati Inail. Un numero inaccettabile. Di questo, ma soprattutto di come invertire la rotta, si è discusso stamattina al Marina Convention Center di Palermo.

Un vertice per discutere soluzioni

L’occasione era il vertice “Verso nuovi standard di sicurezza: tecnologie e normative per la protezione sul lavoro – Criteri di scelta ed utilizzo di dpi e dpc”, organizzato da Sicindustria in collaborazione con Neos e Aifos, con il sostegno di Genesi Protection, Ecol Sea e Safe e con il patrocinio di Inail, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Ordine degli Ingegneri e Ordine dei Periti Industriali della provincia di Palermo.

L’importanza della sicurezza sul lavoro

“La sicurezza sul lavoro – dice il presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo – rappresenta un valore, oltre che un fattore di competitività e di crescita. Non è possibile assicurare dignità al lavoro se non in condizioni di sicurezza, ma la sicurezza non si raggiunge una volta per sempre. Servono informazione e formazione che sono gli ingredienti base per la prevenzione, perché determinano comportamenti corretti.

La necessità di un cambiamento

“Troppi adempimenti, troppa carta, troppe attestazioni e poca sostanza – ha aggiunto Rizzolo -. È ora di cambiare passo attuando prassi condivise con le parti sociali, dialogando con gli organi di vigilanza e contando su norme chiare, certe e facilmente attuabili. La seconda riguarda i lavoratori che, spesso, decidono di cambiare posto di lavoro spinti dalla crescita professionale o da una retribuzione più alta. A loro dico di mettere al primo posto nella scelta l’investimento che l’azienda fa in materia di sicurezza. Solo così potremo far crollare quelle percentuali drammatiche che purtroppo ancora registriamo”.

I dati degli infortuni nelle province siciliane

Nello specifico l’Inail ha attestato nell’Isola un incremento delle denunce di infortunio da gennaio a maggio 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, del 3% nel settore industria e servizi, del 9% in agricoltura e del 3% nel settore per conto dello Stato. Le tre province che fino a maggio hanno segnato il maggior andamento infortunistico sono: Catania, con 3.057 denunce (il 27,3% del totale regionale), Palermo con 2.571 denunce (23% del totale regionale) e Messina con 1.284 denunce (11,4% del totale regionale). Seguono Ragusa (977); Siracusa (886); Trapani (768); Agrigento (698); Caltanissetta (611); Enna (319).

Il ruolo dei tecnici nella sicurezza sul lavoro

“Vorrei fare una considerazione dal punto di vista dei tecnici che operano nel settore della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – ha detto Carlo Vetrano, presidente della Neos srl, società di consulenza che ha partecipato all’organizzazione dell’evento – perché è necessario che proprio i tecnici, i liberi professionisti e le società che collaborano con i datori di lavoro trovino la giusta misura per operare con etica e correttezza. Oltre alla formazione, ad esempio, per i lavoratori sono fondamentali gli addestramenti. Basti pensare alle attività in quota e alle attività in spazi confinati. Non è accettabile fare ‘simil-addestramenti’ dentro un’aula, con i lavoratori vestiti normalmente e facendo vedere dei semplici video dimostrativi perché in gioco c’è la vita dei lavoratori”.

La collaborazione tra organi ispettivi e operatori del settore

“Agli organi ispettivi dico invece che dovrebbero incontrare sempre di più gli operatori del settore e condividere scelte e strategie, ascoltare le difficoltà che rileviamo sul campo insieme ai datori di lavoro. Di certo le cose stanno lentamente cambiando, gli imprenditori sono sempre più consapevoli dell’importanza di questi temi e noi tecnici dobbiamo applicare nel migliore dei modi le regole che comunque, seppur pressanti, sono a mio avviso ben strutturate”.

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