Un’azienda familiare e una passione profonda per la terra. E’ la ricetta di successo dell’Orto di Rosolino, azienda agricola biologica di Terrasini, che ha conquistato il mondo con il suo “Maracujello”, un liquore di maracuja premiato con la medaglia d’oro al concorso internazionale di Lione.

Rosolino Palazzolo, il titolare, porta avanti l’eredità del padre Antonino, iniziando nel 1994 la coltivazione di frutta e verdura biologica. Da subito, l’azienda si è distinta per la sua attenzione alla qualità e la cura dei dettagli, offrendo un servizio di consegna a domicilio che permette ai clienti di gustare prodotti freschi e genuini, direttamente dalla terra alla tavola.

La passione per il maracujà

La svolta arriva con la passione per il maracujà, un frutto tropicale portato in Sicilia in seguito a diversi viaggi in sud America. Da qui, il titolare, ha introdotto l’esclusiva coltivazione di maracujà biologico, dando vita al cuore pulsante dell’orto. Proprio da questo frutto esotico nasce il “Maracujello”, “un liquore delicato dal gusto ricco e delicato fatto con il succo della passione” , – commenta Rosolino -.

L’amore e l’energia che Rosolino mette nel suo lavoro si traducono in un prodotto di eccellenza, che ha conquistato i palati esperti internazionali e ha ricevuto il massimo riconoscimento al concorso di Lione. “La medaglia d’oro è un premio non solo al nostro lavoro – dichiara Rosolino – ma anche alla nostra terra, alla Sicilia, che ci regala frutti unici”.

Il Maracuyello

Il Maracuyello oltre ad essere una delizia per il palato, è anche un prodotto ricco di proprietà benefiche. Il maracuja, conosciuto anche come frutto della passione, è ricco di vitamina C e antiossidanti, contribuendo alla salute del cuore, dell’intestino e della pelle.

In Sicilia pratiche agricole biologiche rigenerative per un’agricoltura sostenibile e di valore

La Sicilia va verso pratiche biologiche rigenerative per un’agricoltura sostenibile e di valore. Con lo scopo ultimo di innovare il settore del biologico, impiegando colture ad elevato valore aggiunto e protocolli di produzione sempre più orientati alla tutela, alla salvaguardia e ad un uso efficiente delle risorse naturali, in primis il suolo e l’acqua.

Per raggiungere l’obiettivo e mettere a punto nel territorio siciliano un modello produttivo agricolo che sia efficiente ma anche economicamente sostenibile, il progetto SIC.A.RI.B. (Sicilia Agroecologica Rigenerativa Biologica): un progetto innovativo che prevede l’adozione di pratiche agricole biologiche rigenerative in aziende agricole siciliane che coltivano mandorli e seminativi.

La Sicilia è, infatti, una delle regioni italiane con più superfici coltivate in regime biologico. Il progetto SIC.A.RI.B. vuole consentire alle aziende di tutelare e migliorare la qualità fisica e biologica dei suoli coltivati, aumentare i livelli di biodiversità, operare un’azione attiva e positiva nel processo di sequestro di carbonio e nella mitigazione del cambiamento climatico. Ciò è reso possibile attraverso l’introduzione nelle aziende biologiche siciliane di pratiche e tecniche agronomiche basate sui principi cardine dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa.

Il progetto è stato avviato a dicembre 2023 ma ha riscosso i primi entusiasmi a maggio, durante un momento di confronto con le aziende del territorio siciliano. L’iniziativa, tenutasi lo scorso 23 maggio ad Alia (PA) presso l’azienda agricola Dara Guccione BioFarm, è stata organizzata da FIRAB (www.firab.it), partner scientifico del progetto, con lo scopo di costituire ed animare un Living Lab, ovvero un “laboratorio vivente” in cui soggetti dalle diverse competenze si incontrano per co-creare conoscenze e collaborare assieme. L’attività è stata realizzata prima di una visita ai campi dell’azienda agricola, organizzata dalla Rete Rurale Nazionale nell’ambito dell’incontro dal titolo “Gruppi Operativi tra passato e presente: scambio di esperienze e condivisione”.

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