Rischiano di essere sommersi dai rifiuti i 200 Comuni che conferiscono nella discarica della Sicula trasporti di Lentini che ha chiuso i battenti, pochi giorni dopo l’ordinanza del presidente della Regione, per saturazione. I sindaci stanno tremando, specie quelli che vivono di turismo, perché far vedere ai visitatori strade colme di spazzatura potrebbe avere un effetto boomerang a partire dal prossimo anno.

L’intervista a Paolo Amenta, presidente Anci Sicilia

Il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, segue con apprensione l’evolversi della vicenda. “Bisogna fare in fretta, serve che il presidente della Regione prenda una decisione perché così non è possibile andare avanti” taglia corto Amenta.

Senta ma i Comuni hanno pure colpe: se la discarica è satura vuol dire che la differenziata è un flop

Le fornisco un dato: nel 2017 i Comuni siciliani erano, in termini di differenziata, al 20%, adesso siamo al 74%. In altri termini, 274 Comuni hanno superato il 75%, vuol dire che le amministrazioni locali stanno svolgendo il loro lavoro.

Insomma, qualche responsabilità qualcuno ce l’ha…

I Comuni che hanno percentuali basse sono Palermo e Catania, con la prima che ha sua discarica, quella di Bellolampo. Catania invade la discarica della Sicula trasporti mettendo in ginocchio gli altri 200 Comuni. Messina e Siracusa sono riuscite a raggiungere percentuali accettabili, intorno al 50%.

Quindi, Catania a parte, cosa manca?

Mancano gli impianti di prossimità, non ci sono soprattutto strutture di valorizzazione, questo vuol dire che la stragrande maggioranza di differenziato non viene sfruttato, raggiungendo quote irrisorie pari al 10%. Questo non va assolutamente bene, si disperdono solo soldi dei contribuenti, che pagano tariffe elevate.

Ci faccia un esempio di cosa questo vuol dire…

Prendiamo la Toscana, una regione che ha un numero di abitanti vicino alla Sicilia. Il riutilizzo dei rifiuti, nel complesso, si traduce in 200 milioni di euro mentre in Sicilia arriviamo a 20 milioni. E’ di tutta evidenza che il sistema non si regge.

Eppure, in Sicilia la Tari è elevata

Infatti, in Sicilia i Comuni pagano il prezzo più alto in Italia in tema di conferimento dei rifiuti e non si riesce lavorarlo, riutilizzarlo con ricadute positive, in termini economici, per le stesse amministrazioni.

Parliamo del problema della discarica di Lentini, cosa non va?

Il problema che si sta verificando a Lentini è l’abbancamento del residuo dell’indifferenziato, cioè la quota che, sostanzialmente, non è differenziabile e dunque non è possibile riutilizzarla. Il Comune di Catania, che ha una differenziata molto bassa, non solo invade la discarica della Sicula trasporti ma porta alla stessa una quota di rifiuti non utilizzabile. Un conto che a Lentini arriva una buona fetta differenziata, un altro è una montagna non sfruttabile.

Cosa comporta questo?

Questo impedisce di trasferirli nei termovalorizzatori, in Danimarca, che necessitano di un certo tipo di rifiuto, rispondente ad un codice preciso, che, evidentemente, quello di cui stiamo parlando non ha.

Le discariche del Nisseno si sono dette pronte ad accogliere i rifiuti

Le società di gestione delle due discariche nel Nisseno che hanno acconsentito a prendere i rifiuti della Sicula trasporti ma devono compiere delle analisi prima di accogliere l’immondizia solo che per farle necessitano 15 giorni di tempo. Non c’è tempo.

 

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