Uffici regionali al lavoro alla ricerca di soluzioni tampone per evitare l’esplodere di una emergenza rifiuti in oltre metà dei comuni siciliani in piena estate. I dipartimenti regionali del Territorio ed Ambiente e quello dell’Energia, acqua e rifiuti sono al lavoro congiuntamente per trovare dove collocare i rifiuti provenienti da 200 comuni della Sicilia Centro orientale dopo la chiusura della discarica di Lentini. Già oggi i cancelli dovranno restare chiusi per riempimento dei piazzali di abbancamento ma si riusciti a rinviare il problema di altre 24-48 ore.

Tutto nasce dallo stop al Tmb, l’impianto di trattamento dei rifiuti della discarica in amministrazione controllata. mancano le autorizzazioni ambientali. Per fronteggiare l’emergenza generata sono state necessarie ben due ordinanze regionali che avrebbero dovuto dare 20 giorni di tempo per risolvere il problema. Invece, la situazione è tornata a precipitare dopo appena 5 giorni.

Sul tavolo ritornano le ipotesi di conferimento provvisorio a Enna o a Siculiana mentre si spinge sull’acceleratore per il rilascio dei permessi ambientali che permetterebbero il ritorno alla normale attività quotidiana degli impianti di trattamento. Ma la soluzione ancora non c’è e intanto scoppia la polemica con le opposizioni che attaccano proprio i due dipartimenti già al centro delle critiche di Schifani nei giorni scorsi. Nel frattempo l’emergenza incombe e il caldo certamente non aiuta

Perché si chiude di nuovo

Gli amministratori giudiziari della struttura spiegano che dopo avere riavviato l’impianto di Tmb il 26 giugno scorso, in applicazione di un provvedimento del presidente della Regione Siciliana, che è anche commissario per l’emergenza rifiuti nell’isola, ha ricevuto la disponibilità al conferimento e l’avvio delle procedure di omologa da sole due delle quattro società gestori di discariche citate dalla Ordinanza, la Impianti Srr Ato 4 di Caltanissetta e la Catanzaro Costruzioni.

Le parole degli amministratori

“In considerazione di questo e della conseguente saturazione degli spazi disponibili per lo stoccaggio delle balle filmate di rifiuto Eer 191212 – scrivono gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti – la scrivente società non potrà materialmente proseguire l’attività di trattamento, e quindi di ricezione, oltre il 02 luglio del 2024, riservandosi peraltro di limitare i conferimenti già dal 1 luglio se le condizioni di sicurezza dell’area conferimento lo richiedessero. Si chiede, con urgenza – conclude il documento – una visita ispettiva al fine di constatare quanto affermato da parte degli organi di controllo del territorio: Arpa Sicilia, Arpa Uos Attività produttive Catania, comando provinciale dei Vigili del fuoco e Asp di Catania”.

Il vertice della Regione, Schifani: “Trovare una soluzione”

Ieri sera, d’urgenza è stato avviato un vertice a Palazzo d’Orleans. All’incontro in videocollegamento hanno preso parte gli assessori regionali all’Energia, Roberto Di Mauro, e al Territorio, Elena Pagana, il capo di gabinetto di Palazzo d’Orleans Salvatore Sammartano, i dirigenti generali dei dipartimenti regionale della Protezione civile Salvo Cocina, dell’Ambiente Patrizia Valenti, di Acqua e rifiuti Arturo Vallone, di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, oltre a Domenico Baratta della Commissione tecnica specialistica per il rilascio delle autorizzazioni ambientali regionali e al direttore tecnico della Sicula Trasporti, Marco Morabito.

Il vertice, voluto dal presidente della Regione Renato Schifani, si è reso necessario per trovare una soluzione dopo la comunicazione della chiusura dell’impianto da parte degli amministratori giudiziari della società di gestione, Sicula Trasporti.

“Tutti gli uffici della Regione – sottolinea il governatore Schifani – sono stati mobilitati per l’individuazione di immediate soluzioni alle problematiche sollevate dagli amministratori di Sicula Trasporti, ai quali va il nostro ringraziamento per la interlocuzione responsabile e di profondo senso istituzionale. Ancor di più la vicenda di Lentini conferma la strategicità della realizzazione dei due termovalorizzatori già finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione, la cui operatività spazzerà decenni di errate politiche sui rifiuti, figlie di assenza di coraggio in scelte strategiche che andavano assunte in precedenza”.

 

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