Lesioni polmonari e un emorragia che ha provocato uno choc sistemico irreversibile.  Sono queste le prime informazioni che trapelano sull’esito dell’autopsia, utile per fare luce sulle cause della morte di Vincenzo Lantieri, il piccolo di 10 anni di Palazzolo Acreide, morto, giovedì scorso, a seguito della caduta in fondo ad un pozzo profondo 15 metri ricavato in una azienda agricola in contrada Falabia, nel territorio del Comune montano.

L’autopsia

La procura di Siracusa ha autorizzato l’esame autoptico dopo aver concluso gli accertamenti su tutte le persone che si trovavano in quell’appezzamento di terreno di proprietà di Giuseppe Giardina, lo stesso che è presidente dell’ Anffas, la cooperativa sociale organizzatrice del campo estivo a cui ha preso parte anche Vincenzo insieme ad altri 20 bambini. Sarebbero nove gli indagati come atto dovuto, a fronte dell’esame irripetibile, tra cui il responsabile dell’associazione e gli operatori, compresa la donna di 54 anni, soccorritrice che si è calata nel pozzo.

Salma sarà dissequestrata

Erano presenti anche i medici legali indicati dagli avvocati degli indagati, 9 in tutto, nei confronti dei quali si è aperto un procedimento per omicidio colposo. Nelle prossime ore, la Procura disporrà il dissequestro della salma per consentire alla famiglia di celebrare il rito funebre che coinciderà con la proclamazione del lutto cittadino a Palazzolo Acreide.

Il dolore della madre

La madre, Paola Carnemolla, ha pubblicato sulla sua pagina social alcune frasi a testimonianza di un dolore che non sarà cancellato mai. “Vincenzino mio sei una perla rara ti amiamo vita nostra, il nostro cuore – scrive la madre – e in frantumi e la nostra anima è nera come la notte vita mia noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo. E poi arriva un altro giorno senza il mio Vincenzino vita nostra. La nostra vita senza te e diventata un inferno il cuore in mille frantumi  Vincenzino mio sole della mia vita”.

Le indagini

Le indagini, comunque, non sono ancora concluse, i carabinieri di Siracusa avvieranno nelle prossime ore delle perizie, in particolare le attenzioni sono concentrate sul pozzo ricavato in quell’azienda per verificare quanto fosse stato realizzato secondo le norme a tutela della sicurezza

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