“A Siracusa l’indice di vecchiaia è superiore alla media siciliana. Quasi 183 over 65 ogni 100 under 14. Appena cinque anni fa il rapporto era di 158 ogni 100, nel 2004 addirittura di 104 su 100. Questa, però, è sempre meno una provincia a misura di anziani, mentre noi attendiamo ancora che il Distretto sociosanitario del capoluogo risponda alle nostre richieste, alle nostre proposte”.

Lo affermano i segretari di UilPensionati Sicilia e Siracusa, Claudio Barone ed Emanuele Sorrentino, che spiegano: “Servirebbe fare squadra per venire incontro alle esigenze della popolazione anziana. Da un lato politiche per la non autosufficienza, dall’altro per l’invecchiamento attivo. Con i Distretti 46 e 47 di Noto e Augusta, con i sindaci dei Comuni capofila, le organizzazioni sindacali hanno stipulato ormai da anni un accordo di collaborazione per sviluppare e potenziare il welfare pubblico anche con l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro. Uno specifico ambito di intervento riguarda non solo la fragilità, la prevenzione e la disabilità della persona anziana ma anche l’emergenza rappresentata dalla effettiva disponibilità e dall’accesso spesso negato ai servizi sociali, assistenziali e sanitari”.

“Analogo protocollo d’intesa – aggiungono Claudio Barone ed Emanuele Sorrentino – vorremmo firmarlo con il Distretto sociosanitario 48. Interesserebbe ben dieci centri della nostra provincia, oltre Siracusa. Sono Priolo, Floridia, Solarino, Canicattini Bagni, Sortino, Palazzolo Acreide, Buscemi, Cassaro, Ferla e Buccheri. Ribadiamo oggi il nostro impegno, la nostra mano tesa agli enti locali nell’interesse della collettività. Gradiremmo riscontro, ci piacerebbe fra l’altro parlare concretamente dell’idea di Servizio Civile degli Anziani Attivi lanciata dalla UilPensionati con il segretario generale Carmelo Barbagallo. Sarebbe un modo per liberare un immenso e per nulla utilizzato potenziale di risorse umane, che potrebbe risultare straordinariamente utile fra l’altro nel tutoraggio scolastico e nella formazione professionale, nel supporto alle persone senza fissa dimora e nella tutela ambientale”.

Gli esponenti della UilPensionati si soffermano, poi, sulla limitata offerta di centri per anziani nel territorio: “A Siracusa, solo per fare un esempio, sono sulla carta sei. Due, però, risultano chiusi. Sono quelli di Belvedere e Cassibile. Se consideriamo che gli ultrasessantacinquenni costituiscono adesso, secondo dati Istat, oltre il 23 per cento della popolazione siracusana mentre superavano di poco il 21 per cento nel 2019, risulta evidente che il numero di centri per anziani è inadeguato oggi e lo sarà ancor più in futuro. Bisogna, poi, dire che di fatto molte sedi sono abbandonate a sé stesse e che si reggono grazie all’autofinanziamento”. Infine, una denuncia-appello sull’offerta sanitaria: “Lo scandalo delle liste di attesa è sotto gli occhi di tutti, aggravato dalle mostruose carenze della Medicina territoriale di cui tanto si parla senza mai provvedere a risolvere il problema dei problemi. La mancanza di personale, il difetto di organici. Se cambierà qualcosa, vedremo. Intanto, noi protestiamo per uno stato di cose che penalizza innanzitutto gli anziani. I più bisognosi di cure, spesso anche i meno dotati di mezzi e capacità per affrontare viaggi della speranza e fare ricorso a strutture private”.

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