Si è svolto giovedì a Ragusa Ibla, in occasione del XXXII Congresso SIEA “Conoscenze e informazioni per un sistema agroalimentare innovativo e sostenibile”, il primo dei tre incontri dal tema “Politiche distrettuali: strumenti e strategie per la promozione del territorio” promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, dal Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete e dall’Associazione Città dell’olio.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di gettare le basi per un confronto costruttivo tra le istituzioni pubbliche e gli operatori del settore agroalimentare e turistico in merito all’opportunità di realizzare uno DMO (Destination Management Organization) della Sicilia Sud Est, quale strumento di governance idoneo allo sviluppo di un sistema turistico integrato, innovativo ed in linea con i trend di mercato,  capace di coniugare cibo, arte, cultura e turismo; finalizzato a far percepire al visitatore la Sicilia orientale come destinazione turistica ed enogastronomica di qualità e soprattutto promuovere e stimolare la creazione di nuove collaborazioni tra aziende ed enti atte a favorire lo sviluppo locale anche in considerazione dell’importante appuntamento per il prossimo anno che coinvolge la Sicilia quale Regione Europea della Gastronomia 2025.

Grazie all’intervento di studiosi ed esperti, moderati da Lucia Briamonte ricercatrice Crea Politiche e Bioeconomia, si è analizzato il ruolo dei distretti del cibo nella governance dei territori. Dopo i saluti iniziali del Commissario dalla CCIAA del sud est Sicilia Antonino Belcuore, dell’Assessore del comune di Ragusa Massari, del presidente del Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete Angelo Barone e Giosuè Catania presidente regionale Città dell’Olio, il prof. Piermichele La Sala coordinatore del comitato scientifico della Consulta Nazionale dei Distretti del cibo con il suo intervento ha focalizzato l’attenzione sulla transizione verso una nuova organizzazione territoriale dello sviluppo locale evidenziando “Urge un’azione sistemica di cooperazione e scambio, basata su conoscenze, competenze e idee, utile a far emergere le potenzialità e le prospettive che le organizzazioni presenti nei territori possono esercitare per massimizzare e coordinare gli interventi previsti dalle politiche e il Distretto può essere l’organizzazione di questo sistema”.

A seguire il Prof. Claudio Gambino, Presidente della DMO Sicilia Centrale,  ha esposto l’esperienza delle DMO Sicilia e di quanto sia importante e strategica per lo sviluppo turistico dell’intera Sicilia la creazione di una nuova DMO nella Sicilia del Sud che attraverso un’azione congiunta di marketing nel medio lungo periodo possa coordinare, insieme alle altre 5 DMO siciliane già presenti, le attività di promozione e valorizzazione delle filiere agro-alimentari e del patrimonio culturale e identitario della Sicilia verso i mercati nazionali e internazionali.

Successivamente gli interventi di Gianna Bozzali che ha rappresentato la Strada del vino Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty, di Nino Sutera per il Dipartimento Agricoltura della Regione e Salvatore Di Natale responsabile Turismo della città di Ragusa in rappresentanza del Dipartimento Turismo della Regione Sicilia tutti propositivi per fare sistema nel sud est.

Molto utile è stato l’intervento del direttore della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, dott.ssa Valentina Colleselli sulla loro esperienza e sul rapporto stabile e duraturo con la regione Veneto.

Per favorire una maggiore partecipazione e aggregazione il Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete ha da poco pubblicato un avviso pubblico per aderire al distretto rivolto agli operatori del settore agroalimentare e della promozione del territorio che desiderano condividere gli obiettivi e partecipare alle attività dirette alla valorizzazione e promozione delle eccellenze agroalimentari e del territorio messe in atto dal Distretto.  Avviso pubblico nuove adesioni Distretto del cibo

Prossimi appuntamenti:
il 2° incontro si svolgerà a Siracusa  e riguarderà il confronto con tutti i protagonisti, stakeholder e l’istituzione di gruppi di lavoro, il 3° incontro a Catania con un report dei gruppi di lavoro e la definizione del progetto.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.