Emergono altri retroscena sulle amministrative a Pachino in cui a vincere è stato Giuseppe Gambuzza, candidato di Centrodestra, che tra i suoi sostenitori ci sono Forza Italia e Sud chiama Nord. A perdere  è stata Barbara Fronterrè, di area del Centrosinistra che non avuto il simbolo del Partito democratico al suo fianco ma per il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, questa scelta è dipesa esclusivamente da lei.

“La richiesta di ritirare il simbolo della Dc”

Secondo quanto sostenuto da Spada, a parlare con la Fronterrè, prima delle amministrative, è stato il senatore Antonio Nicita, di fatto il “reggente” a Siracusa del partito, monco di un segretario da ormai due anni, dalle dimissioni di Salvatore Adorno.

“Il senatore Antonio Nicita – dice a BlogSicilia il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada -aveva chiesto a Fronterrè di ritirare il simbolo della Dc dalla coalizione in modo da presentare quello del Pd ma lei si è rifiutata. Dico di più: la stessa proposta l’hanno fatta anche gli esponenti del M5S e pure in questo caso la candidata a sindaco ha posto il veto. Peraltro,  Azione di Calenda, per lo stesso motivo,  ha deciso di ritirare la lista. Morale della favola: pur di avere nella sua coalizione la Dc, Fronterrè ha rifiutato ben 3 partiti nazionali”

Accordo saltato tra Fronterrè e Ricupero al ballottaggio

Il deputato regionale del Pd svela altri retroscena sul mancato apparentamento tra Fronterrè ed Emiliano Ricupero, esponente del partito democratico molto vicino a Spada e candidatosi a sindaco con una lista civica.

“Ecco cosa è accaduto”

“Dopo il primo turno, temendo strumentalizzazione ai miei danni, ho interessato – ha detto Spada – della vicenda il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo per organizzare un incontro tra Fronterrè e Ricupero. Quest’ultimo l’ha chiamata per fissare un appuntamento ma la Fronterrè ha preferito non vedere Ricupero da sola ma al cospetto di tutta la sua coalizione perché l’intento era di isolarlo ma cosa più importante la candidata a sindaco non ha mai voluto l’apparentamento con Ricupero in quanto auspicava di ottenere un terzo seggio con la lista Pachino democratica”

Le parole di Barbagallo e la scelta di Ricupero

Peraltro, lo stesso Barbagallo avrebbe detto a Spada che “loro non intendono fare apparentamenti”, per cui Ricupero, nella tesi di Spada, avrebbe avuto mani libere. Ricupero si è poi apparentato con Gennuso “ma il Pd non ha sostenuto questa scelta, essendo chiaro che Gambuzza era il candidato di Forza Italia e di Sud chiama Nord”.

Il messaggio del coordinatore della segretarie regionale

Peraltro, il veto del Pd alla Dc emerge in un messaggio di Alfredo Rizzo, coordinatore della segreteria regionale del Pd.  “Come emerso – si legge nella nota di Rizzo – anche dalla ultima Direzione regionale tenutasi a Caltanissetta lo scorso 22 marzo, il Partito Democratico non può che essere alternativo rispetto alla ‘Nuova democrazia cristiana’ di Cuffaro. Questa posizione comporta che non sono consentite, come invece è accaduto nelle ultime settimane a Pachino, allusioni ad un paventato sostegno del Partito Democratico, anche attraverso l’uso dei social del circolo del PD, a coalizioni ove sia presente il simbolo della Nuova Democrazia Cristiana. Pertanto, con la presente vi invito ad evitare ogni ulteriore comportamento lesivo dell’immagine e della linea politica del Partito avvisandovi sin da adesso che ogni ulteriore violazione sarà denunciata agli organismi competenti per gli opportuni ed urgenti provvedimenti”