La questura di Caltanissetta ha espulso e rimpatriato al Paese di origine un cittadino bengalese, irregolare sul territorio nazionale, destinatario di un ordine di allontanamento emesso dal questore di Roma. Il predetto era stato rintracciato giorni addietro sul territorio della provincia di Caltanissetta, all’esito di un’assidua attività di monitoraggio svolta dalla locale Digos e dall’Ufficio Immigrazione. Nel 2019 era stato condannato dal Tribunale di Brescia ad un anno, tre mesi e undici giorni di reclusione per il reato di istigazione a delinquere in relazione al reato di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico, per aver manifestato adesione alle attività delle organizzazioni terroristiche internazionali.

Espulso il presidente di un’associazione islamica

Un 50enne bangladese, presidente di un’associazione culturale islamica milanese, è stato espulso con provvedimento emesso dal ministro dell’Interno per motivi di ordine e sicurezza pubblica. L’espulsione è stata eseguita dalla Polizia di Stato che lo ha imbarcato su un volo aereo per il rimpatrio. Lo ha comunicato la Questura di Milano. Il rimpatrio è maturato a seguito di indagini di prevenzione “del fenomeno del radicalismo di matrice religiosa condotta dagli agenti della Sezione Antiterrorismo della Digos in stretta sinergia con l’Ufficio Immigrazione della Questura milanese. Lo straniero era già destinatario di un avviso orale del Questore di Milano e negli anni si sono evidenziati a suo carico numerosi precedenti penali e di polizia indicativi di una non trascurabile pericolosità sociale, in particolare nei confronti di persone di sesso femminile”.

L’uomo, inoltre, è apparso in un servizio “trasmesso nel corso di un noto talk show politico, nel corso del quale è stato fortemente stigmatizzato l’asserito clima di paura dallo stesso causato tra gli abitanti del quartiere dove si trova il centro culturale; nella circostanza lo straniero aveva proferito frasi minatorie anche all’indirizzo della giornalista che stava realizzando il servizio”.