Poco meno di 100 posti a tempo indeterminato ancora disponibili all’interno degli uffici dei Centri per l’impiego siciliani. L’assessorato regionale della Funzione pubblica ha pubblicato i due decreti con i quali si procede all’ulteriore scorrimento delle graduatorie concorsuali per i profili di CPI IAC Istruttore amministrativo contabile (53 posti, con possibilità di scorrimento fino alla posizione 333) e CPI OML (45 posti ancora disponibili, con possibilità di scorrimento fino alla posizione 540).

Una procedura che consentirà di immettere in servizio, complessivamente, 311 unità a tempo indeterminato per la figura di Operatore del mercato del lavoro (Categoria C) e 176 per la posizione di Istruttore amministrativo contabile.

Messina, “Singolare che si registri un così alto numero di rinunce”

“Con questo ulteriore scorrimento – afferma l’assessore regionale della Funzione pubblica, Andrea Messina – speriamo di riuscire a coprire tutti i posti messi a concorso e a fornire il necessario potenziamento degli organici. È singolare, però, che a fronte di una forte richiesta di lavoro che proviene dall’Isola si registri un così alto numero di rinunce da parte dei vincitori. È un fenomeno che fa riflettere e ci induce a ritenere che l’impiego alla Regione, fino a oggi tra i più ambiti, abbia perso forse la sua attrattiva, surclassato da scelte che risultano più appetibili sotto il profilo remunerativo e delle opportunità di carriera”.

Lavoro, in Sicilia aumentano le richieste di supporto psicologico

“I dati Inail elaborati da Unobravo evidenziano come in Sicilia le richieste di supporto per problemi psicologici legati al lavoro sono in aumento del + 145,8% nel primo quadrimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023”. Lo dice Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo.

“Principali cause stanchezza, demotivazione e senso di incapacità e inadeguatezza, causate da rapporti problematici con colleghi, superiori e collaboratori, e disfunzioni di natura organizzativa – aggiunge Urzì – Anche in banca dove i dipendenti si devono confrontare quotidianamente con la vendita di prodotti differenziati complessi e specifici, ristrutturazioni aziendali continue, cliente inteso come fattore della misurazione della performance, i casi di burnout, sono in costante aumento. Da considerare poi il peso delle enormi responsabilità personali, spesso derivanti dal sistema normativo esterno e dagli organismi preposti al controllo, il cui onere viene riversato dalle banche sui lavoratori, gravati da crescenti rischi sanzionatori, perfino patrimoniali e penali, che dovrebbero invece competere all’azienda. E così una patologia che fino a pochi anni fa era peculiare delle catene di montaggio è approdata anche negli istituti di credito”.

I dati per provincia

Considerando la Sicilia, le province con più richieste di supporto psicologico per questioni legate al contesto professionale sono Palermo con il 24,3% sul totale regionale, Catania (23%), Messina (12,9%), Trapani (10,2%), Ragusa (8,3%), Agrigento (7,6%), Siracusa (7,2%), Caltanissetta (4,8%) e Enna (1,7%).