“Non vogliamo alimentare alcuna diatriba politico-sindacale in ordine alle palesi defezioni che interessano il personale in servizio al Comune di Palermo – così in una nota il segretario generale Uil-fpl Sicilia e Palermo Totò Sampino che prosegue – apprendiamo infatti che in organico mancano all’appello oltre tremila unità mentre quelle attualmente in servizio, si attestano su un’età media di 57 anni. Solo in Polizia Municipale – osserva il dirigente sindacale – dato allarmante è che il vuoto in organico ammonta a 1200 unità. Inaccettabile per la quinta città d’Italia dove i temi della sicurezza e della viabilità devono essere in cima alle priorità di un’Amministrazione. Inoltre, rammentiamo come ci siano ancora 2.500 dipendenti di categoria A e B in part-time che da anni attendono di essere immessi a tempo pieno. Più che obiettare sui diritti sindacali, sarebbe utile avviare una ricognizione dell’intero personale distaccato nelle varie segreterie politiche, commissioni e gruppi, spesso funzionari che così utilizzati, sacrificano la un’efficente copertura nei vari uffici dell’amministrazione. 

Ci si rende facilmente conto che parlare di privilegi di dipendenti che fruiscono dei sacrosanti diritti previsti per legge – si pensi ai permessi di cui alla legge 104 o alla rappresentanza sindacale – è quanto mai offensivo e inopportuno ancorché siamo in uno stato di diritto. 

Pertanto – conclude – suggeriamo al Comune di Palermo di definire tempestivamente il piano del fabbisogno e di avviare un piano strategico di reclutamento volto a garantire un rinvigorimento della pianta organica e il necessario ricambio generazionale”.

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