Attimi di paura sul ponte Costanzo, che unisce Ragusa a Modica, dove ieri mattina un uomo ha minacciato di uccidersi lanciandosi nel vuoto. Dopo aver parcheggiato la sua auto al centro del ponte, ha provato a scavalcare la recinzione utilizzando una scala portata con sé. A lanciare l’allarme è stato Giovanni Trovato, sottocapo della Guardia Costiera che ha notato il comportamento sospetto dell’uomo ha contattato i carabinieri.

Il racconto

“Ho visto un’auto ferma al centro del ponte, senza le quattro frecce accese – ha raccontato Trovato -. L’uomo è sceso e ha iniziato a camminare lentamente verso la recinzione, portando con sé una scala di alluminio. Ho capito subito che qualcosa non andava e ho chiamato immediatamente i carabinieri”. I militari sono intervenuti tempestivamente con due pattuglie da Modica e Ragusa e sono riusciti a fermare l’uomo giusto in tempo. All’interno dell’auto, i carabinieri hanno trovato un biglietto d’addio che confermava le intenzioni suicide dell’uomo.

Grazie alla sorveglianza costante di Trovato, pronto a intervenire in caso di necessità, i soccorsi sono stati allertati in modo tempestivo. I carabinieri, arrivati sul posto dopo pochi minuti, sono riusciti a persuadere l’uomo a rinunciare al suo tragico gesto, salvandogli la vita. L’uomo, visibilmente scosso, è stato poi preso in cura dai sanitari del 118.

Il falso suicidio

Non si era gettata volontariamente dal cavalcavia dell’autostrada, ma è stata uccisa dal compagno, Andrea Favaro, che l’ha fatta precipitare sulla carreggiata. Questo è l’epilogo tragico della vicenda che ha visto una donna di 34 anni, Giada Zanola, il cui corpo è stato trovato all’alba sulla A4 a Vigonza (Padova), straziato dai veicoli in transito. La donna è stata buttata dal ponte, precipitando da una quindicina di metri. Quella che inizialmente sembrava una scena di suicidio si è rivelata ben diversa grazie alle indagini serrate della Polstrada di Padova e di Venezia, insieme alla Squadra Mobile della Questura di Padova.