Rap prova a correre ai ripari. Ancora una volta. A pochi giorni dalle elezioni Europee, Palermo si presenta sporca. Piena di spazzatura. Le segnalazioni dei cittadini piovono implacabili sui social e non solo. Il tutto in un periodo nel quale l’autorità garante della concorrenza (AGCM) ha appena richiamato all’ordine il Comune di Palermo sulla carenza di controlli efficaci sulle proprie società Partecipate. E fra queste c’è proprio Rap. Una situazione che preoccupa anche e soprattutto in vista del grosso afflusso di turisti previsto in vista del 400° Festino.

Rap prova a recuperare l’arretrato

L’azienda che si occupa della gestione della raccolta dei rifiuti sta cercando di fare il possibile per recuperare l’arretrato rimasto in strada dopo il weekend del 2 giugno. Sono proprio le date in rosso sul calendario che mandano maggiormente in difficoltà il personale di Rap. Quattro le squadre destinate dalla società Partecipata a ripulire le zone che presentano maggiori criticità. I numeri sono però implacabili con Rap, in particolare sulle performance relative alla raccolta differenziata. I problemi restano tutti lì come una spada di Damocle sui vertici aziendali, chiamati a gestire una situazione ancora deficitaria, nonostante gli ingressi dei 46 nuovi autisti in azienda. Negli ultimi dieci anni infatti, Rap ha avuto un calo di personale di 900 unità. Dipendenti mai sostituiti e che hanno lasciato buchi in settori nevralgici. Ma l’ennesimo capitolo dell’emergenza rifiuti in città non si spiega solo così.

Todaro pronto a firmare la presa d’atto per gli operatori ecologici

Comunque vada, i nuovi autisti sono entrati in servizio. Ma l’effetto positivo di questa manovra è stato frenato dai soliti guasti ai mezzi. Molti di questi sono ormai vetusti e gli effetti di questa arretratezza si vedono soprattutto nei periodi di maggiore stress per Rap. Insomma, la situazione resta complessa. A breve però potrebbe arrivare qualche buona notizia. Sul tavolo del presidente Giuseppe Todaro c’è infatti la presa d’atto della graduatoria relativa al concorso per assumere 306 nuovi operatori ecologici. La manovra dovrebbe essere varata nei prossimi giorni e permetterà di chiamare in servizio i primi 106 spazzini.

La Cgil invoca le assunzioni

Risorse umane invocate anche dal mondo sindacale. Andrea Gottuso e Riccardo Acquado, esponenti della Cgil, chiedono a gran voce la “chiamata alle armi” dei nuovi operatori ecologici. “I primi 106 operatori ecologici devono partire subito. A seguire, devono essere chiamati al lavoro anche gli altri – dichiarano -. L’assunzione degli operatori ecologici deve avvenire con la massima urgenza, non può essere più posticipata, specie alla luce dell’ennesima crisi dei rifiuti in città che è sotto gli occhi di tutti e che dipende dalla carenza di personale”. Per gli altri 200 invece bisognerà però aspettare. Quanto non è dato saperlo. Quel che è certo è che prima si dovranno trovare le risorse necessarie e poi il piano di risanamento di Rap dovrà andare a buon fine.

Il piano di Rap per uscire dall’emergenza

E fino ad allora? Semplice. Bisognerà fare di necessità virtù. A tal proposito, il 5 giugno Rap ha tenuto una riunione in piazzetta Cairoli alla presenza del management e delle organizzazioni sindacali. Confronto nel quale la società ha redatto alcuni punti da portare avanti per risolvere l’emergenza. Fra questi, “il potenziamento dell’officina con maggiori uomini e turni di apertura; il potenziamento dei servizi logistici compreso l’apertura degli impianti carburanti, sia nella sede di Ingham che di Partanna;  e ancora il potenziamento della dotazione del personale della raccolta notturna attraverso un trasferimento temporaneo di una decina di operai; il prolungamento dei doppi itinerari di raccolta grazie alla proroga concessa dalle organizzazioni sindacali fino al 10 giugno; la razionalizzazione degli itinerari assegnati nei turni pomeridiani e notturni al fine di favorire una maggiore efficienza dei mezzi e di intervenire a totale copertura degli itinerari di raccolta”.

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