Gela – La risorsa mare nei decenni è stata completamente abbandonata dalla politica e dagli imprenditori del Libero Consorzio di Caltanissetta.
Dopo il collasso statico del vecchio pontile di Gela previsto in largo anticipo dal nostro studio immobiliare la Regione Siciliana stanzia oltre 8000.000 di euro per la demolizione non soltanto del pontile ma anche del Lido Conchiglia.
Molte associazioni, comitati e architetti assenti prima dell’inevitabile crollo all’arrivo dei fondi stranamente si oppongono forse aspettando il completto accantonamento dell’infrastruttura a mare.
La situazione economica in città è drammatica, Gela è l’unica città priva di ferrovie, autostrada, porto, porto. Un luogo abbandonato dalle istituzioni e schivato dagli imprenditori.
Ecco perché propongo la immediata demolizione del rudere e l’immediato posizionamento di piattaforme galleggianti per permettere l’attracco di catamarani, aliscafi e altre imbarcazioni.
La mi scelta dell’utilizzo di questi moduli galleggianti non è casuale è intrinseca di una approfondita analisi di fattibilità grazie all’osservazione della costa ligure e in particolare dello sviluppo portuale di Genova.
I pontili galleggianti non sono dotati di vere e proprie strutture fisse, di conseguenza sono smontabili in qualsiasi momento. Il vantaggio poche autorizzazioni per esempio zero imbatto ambientale, non occorre VAS, VIA, concessioni marittime, etc. Permettono di non incappare in fastidiosi problemi burocratici e in quella fitta rete di licenze che spesso occorrono per costruire dei pontili fissi. In questo modo si risparmiano sia tempo che soldi, avendo comunque una struttura a norma di legge e sicura.
I pontili galleggianti non hanno necessità di una manutenzione speciale o particolare, ma semplicemente di quella normale che previene l’accumulo di eccessiva flora marina nelle parti sommerse.
Tendenzialmente, non serve alcun permesso per costruire poiché a partire dal 2011 basta la concessione demaniale marittima e non si necessita di alcun ulteriore titolo abilitativo edilizio per la realizzazione di queste opere. Ciò a patto che si parli di un pontile galleggiante a carattere stagionale, quindi che sia installato mediante impianti di ancoraggio con corpi morti e catenarie, che sia collegato con la terraferma.
Ovviamente come struttura precaria il pontile galleggiante dovrà essere rimosso e rimontato ogni anno, maggio montaggio, settembre smontaggio.
Questa soluzione non definitiva potrebbe dare un’opportunità di sviluppo marittima a molti imprenditori nel settore ricettivo della navigazione e permettere collegamenti stagionali con Malta, Lampedusa, Favignana, Pandelleria.
Francesco Agati
Luogo: Ufficio , Berchet, 5, GELA, CALTANISSETTA, SICILIA
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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