Le amministrative a Pachino, sotto l’aspetto politico, hanno sancito il successo di Riccardo Gennuso, parlamentare regionale di Forza Italia, primo “sponsor” di Giuseppe Gambuzza, il candidato a sindaco della lista civica Rinascita, vincitore del ballottaggio ed autore delle rimonta su Barbara Fronterrè, esponente dell’area di Centrosinistra, che era arrivata davanti a tutti al primo turno.

Fronterrè non si arrende, “verifica del voto”

“Sono solo 8 i voti di distacco tra me e l’avversario che vince di misura ma attendiamo la verifica del voto e della correttezza delle procedure di voto” ha scritto in un post sulla sua pagina social Barbara Fronterrè che non ha ancora ammesso la sconfitta, anzi cova la speranza di poter ribaltare il risultato

Pd spaccato, il candidato di Spada aiuta Gambuzza al successo

L’altro vincitore politico è il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, visto che il suo “pupillo” Emiliano Ricupero, candidato a sindaco, ha contribuito al successo sul filo di lana di Gambuzza grazie all’apparentamento della sua lista con la coalizione del neo sindaco. Un passo che certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, le fratture all’interno del Partito democratico e non solo a livello locale, considerato che il Pd non ha un segretario provinciale da 2 anni esatti, dalle dimissioni di Salvo Adorno.

Lo scisma nel Pd di Pachino

Nei mesi scorsi, il circolo del Pd di Pachino si era espresso per sostenere la Fronterrè, scatenando la reazione di un altro pezzo di partito che è poi confluito sulla candidatura di Ricupero. Ed al secondo turno, l’area “spadiana” ha fatto la sua mossa, spostando i consensi dalla parte dell’uomo di Gennuso. Una mossa che potrebbe avere altri ed imponderabili riverberi nei delicatissimi e complessissimi equilibri dentro il Pd.

La sfida tra i big nel Centrodestra

Le amministrative a Pachino erano anche un banco di prova per i leader provinciali del Centrodestra, insomma tra Gennuso, Peppe Carta, deputato regionale del Mpa, e Luca Cannata, parlamentare nazionale. Ognuno di essi aveva un proprio candidato: detto dell’asse Gennuso-Gambuzza, Carta aveva puntato su Barbara Fronterrè, Cannata, invece, aveva scommesso su Sebastiano Fortunato, tagliato fuori al primo turno.

Gennuso, essendo Pachino “la sua seconda casa” dopo Rosolini ed avendoci messo la faccia su Gambuzza, era quello che dei tre aveva più da perdere. Del resto, 3 anni fa era andata malissimo, con il candidato gennusiano (in quel periodo a trazione Pippo Gennuso, il padre di Riccardo) arrivato ultimo nella corsa a 4 vinta al primo turno da Carmela Petralito, decisamente più vicina a Luca Cannata, poi sfiduciata dal Consiglio.

Dc, Mpa, Lega e Sud chiama Nord non entrano in Consiglio

Dc ed Mpa che speravano di entrare in Consiglio, avendo superato al primo turno il quorum del 5 per cento, restano a bocca asciutta, penalizzati del premio di maggioranza spettante alla coalizione di Gambuzza.

Il più votato è fuori dall’aula

Suona come una beffa il fatto che Salvatore Midolo, esponente del Mpa, il più votato a Pachino con oltre 500 preferenze sia fuori dall’aula. Lega e Sud chiama Nord non avranno rappresentanti in Consiglio in quanto, precedentemente, non avevano superato la soglia di sbarramento.

Un assessore di De Luca in giunta

Sebbene senza un consigliere, Sud chiama Nord esulta perché avrà un proprio esponente nella giunta Gambuzza. “Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato per che ha portato il nostro candidato, l’architetto Peppe Gambuzza, all’elezione a sindaco di Pachino, al turno di ballottaggio” dice il coordinatore provinciale di ScN, Edy Bandiera.  “Sud Chiama Nord – dice Bandiera – con il coordinamento cittadino, guidato dal prof. Enzo Ferrara e con l’inserimento in giunta del dott. Salvo Lentinello, già ottimo Presidente del Consorzio di Tutela del pomodorino igp, che gestirà l’importante delega all’agricoltura, sarà lealmente a fianco del neo sindaco e lo sosterrà, in tutte le sedi, per l’attuazione dell’ambizioso ma attuabile programma”.

La Dc alla prima prova con il nuovo coordinamento

Per la Dc era il primo banco di prova dopo che Totò Cuffaro ha affidato le chiavi del partito a Salvo Andolina, uno dei tre coordinatori dello scudo crociato, insieme a Giuseppe Castania e Sebastiano Brancati, a seguito del flop elettorale dello scorso anno a Siracusa.

“Quando non vieni eletto – dice Salvo Andolina – per una manciata di voti non sei sconfitto, devi solo lavorare con più lena per rappresentare quel 50% di cittadini che ha creduto nel tuo progetto; questo sarà il compito di Barbara, della sua coalizione e anche della squadra della DC Nuova che, a Pachino, in poco meno di 3 mesi è riuscita a creare un gruppo dirigente di donne, giovani, uomini, professionisti caparbi, leali e determinati, per i quali l’impegno politico è solo all’inizio”

Ricupero, “pronti a governare”

“Siamo pronti per amministrare Pachino, con il nuovo sindaco Giuseppe Gambuzza. Ai cittadini chiediamo di starci vicino e collaborare attivamente a questa nuova stagione governativa. Noi ci saremo sempre”. A dichiararlo è Emiliano Ricupero, il giorno dopo l’elezione a sindaco di Pachino di Giuseppe Gambuzza, con cui ha siglato un apparentamento dopo il primo turno elettorale.