Una fiaccolata e dei palloncini bianchi per dire addio a Abd Rahim Gharsallah e Selma El Mouakit, il bimbo di 16 mesi e la cugina di 20 anni rimasti uccisi nell’incidente stradale sulla Palermo-Sciacca. I due si trovavano sul sedile anteriore della Fiat Punto bianca che nella notte tra sabato e domenica è finita su un guard-rail. Alla guida la 23enne Miriam Janale, mamma del piccolo, che si trova ricoverata all’ospedale Civico di Palermo in gravi condizioni.

Il rito funebre

Come riportato da Leandro Salvia nell’articolo del Giornale di Sicilia, le comunità di San Cipirello e San Giuseppe Jato si sono strette intorno alla famiglia vittima della tragedia. Una processione spontanea, partita alle 18.30 da piazza Matrice, ha raggiunto via Salvato, dove si trovano la salme del piccolo Rahim e della giovane Selma. Dopo l’incidente sono state portate in un appartamento degli alloggi popolari dove la ragazza abitava con gli zii. I corpi sono stati purificati e bendati come prevede il rito funebre islamico, che inizia con il lavaggio affidato alla donna più anziana della comunità, alla presenza dell’imam. I corpi, ricoperti di bende bianche, sono stati deposti dentro due bare: una bianca e una marrone. Sopra depositato il Corano. Nella stanza accanto i familiari riuniti in preghiera, come previsto dal rituale musulmano.

Il dolore della comunità

Ieri mattina il sindaco di San Cipirello Vito Cannella, accompagnato da due vigili urbani, ha portato le condoglianze dell’intera comunità. “Quando ho saputo che le due vittime si trovavano in paese – dice Cannella – ho ritenuto doveroso mettermi a disposizione della famiglia, la cui volontà è però seppellire i propri cari nei paesi di origine”. Solidarietà anche nella vicina San Giuseppe Jato, dove è stato osservato un minuto di silenzio e i locali hanno deciso di non proiettare sui maxi schermi, ieri sera, l’incontro di calcio tra Italia e Croazia.

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